Una lunga intervista è stata concessa dal portiere dell'Atalanta Gianluigi Gollini alla Gazzetta dello Sport: "Per un portiere la Champions League a 24 anni è speciale, in più in tribuna ci sarà papà: i genitori sono i miei pilastri, a loro devo tutto. Mia mamma, che mi lavava i guanti sporchi di fango dopo il lavoro, mi ha impedito di accettare lo United perché faticava ad abituarsi alla distanza con Firenze quand'ero alle giovanili Viola, figuriamoci con Manchester! Sfideremo in Europa il City, è una squadra top, ci proveremo ma la testa ora è a Marassi per la sfida col Genoa".

Il pericolo da evitare a Genova? Gollini è chiaro: "Non bisogna pensare a Zagabria, perché la squadra che affrontiamo è fisica e l'ambiente del Ferraris sarà caldo. Noi vogliamo tornare ai 3 punti. Bisognerà stare attenti su palla inattiva, per risolvere il problema bisogna lavorare a testa bassa".

Sull'obiettivo in campionato di questa stagione: "Settimo-ottavo posto, ma abbiamo il potenziale per chiudere ancora fra le prime quattro. E occhio: la Serie A è fondamentale, la Champions non vale di più. Su questa cosa Gasperini ci martella".

Sulla Champions: "Capisco il fascino di sfidare Barcellona, Real madrid o Liverpool, ma da professionista penso al risultato. Non esistono match semplici, puntiamo però agli ottavi, altrimenti perché giochiamo? La sfida al City è un segno nel destino, a Manchester fu un'esperienza unica per me, anche per la lingua: oggi sono il traduttore dei nuovi. Gli italiani sono solo quattro... e con tre portieri! Sarebbe importante fare un punto almeno contro la squadra di Guardiola, ancor di più partire forte con Dinamo Zagabria e Shakhtar: molto passerà da quelle due prime sfide...".

Sulla Nazionale: "Con Sirigu ho parlato molto, soprattutto della sua carriera e della sua esperienza al Psg. Mancini poi è un gestore fenomenale, un mix di tranquillità e carattere, con lui i giocatori vanno di più. Far parte di un gruppo di campioni è un orgoglio per me, così posso crescere anche come uomo. E quant'è bello vestire la maglia azzurra? Non ho mai mollato, anche quando stavo fuori".

Sezione: Altre news / Data: Sab 14 settembre 2019 alle 10:30
Autore: Redazione TA
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