La nona vittoria dell'Atalanta, quella di ieri sera sulla Sampdoria, è forse la più difficile di tutte. Perché i blucerchiati di Ranieri hanno sì rinunciato a pungere, con un modulo molto coperto e che non dava la possibilità di entrare in difesa. Però nel primo tempo Gollini aveva dovuto mettere le manone sul tiro dalla distanza di Gabbiadini. E più in generale qualche problemino c'era stato.

L'Atalanta sembrava avere le batterie scariche. Non correva più Gomez, dopo un primo tempo alla Pirlo. Zapata sbatteva su Yoshida e Colley, Ilicic aveva la luna in Saturno, cioè storta. Ci può anche stare. Ma è anche il segno dei tempi, di una squadra che ha una maturità nuova, diversa, che non deve per forza andare a mille all'ora per aprire le ostriche come la difesa della Sampdoria. Non è stata una vittoria netta, anche per come è maturata: due calci d'angolo, il primo che non c'era. Si potrebbe anche dire che quel che conta è il risultato, soprattutto se ti porta a meno due dalla Lazio e a sorpassare l'Inter, in attesa dell'Hellas Verona di questa sera.

L'Atalanta può vincere lo Scudetto? Prendendo in prestito le parole del Gasp, no, non lo può fare. Ma non è sicuro, come per la Champions League, insomma. Nove punti sono incolmabili a sette partite dalla fine, soprattutto perché per avere lo scontro diretto a favore servirebbe fare tre gol alla Juventus, sabato sera, a Torino. Sembra francamente impossibile. E lo è. Però è un segnale per l'anno prossimo.

Sezione: Altre news / Data: Gio 09 luglio 2020 alle 10:00 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print