Dea, 118 anni di storia: festa in Curva Sud con la statua dell’Europa League e una serata tutta nerazzurra

Bergamo si prepara a vestire i colori nerazzurri per celebrare i 118 anni dell’Atalanta. Domani, dalle 18.30, tra piazzale Goisis e la Curva Sud Morosini della New Balance Arena, andrà in scena “Una Statua per Bergamo Campione”, la grande serata voluta dal tifo organizzato per rendere omaggio alla storia e alla vittoria più importante del club: l’Europa League 2023/24.

TRA STORIA E PASSIONE – Ad aprire il programma sarà la mostra “Come una Seconda Pelle”, un viaggio nella memoria nerazzurra attraverso le maglie storiche del club. Nella pancia della Curva Sud brillerà anche il trofeo originale dell’Europa League, prestato eccezionalmente dalla bacheca di Zingonia: un’occasione unica per i tifosi di ammirarlo da vicino e scattare una foto con la coppa di Dublino.

All’esterno, dalle 19.00, aprirà la zona ristoro con piatti della tradizione bergamasca: salamelle, panini, salumi, patatine e bevande accompagneranno l’attesa per i momenti clou della serata.

IL SALUTO DEI CAMPIONI – Alle 20.30 è previsto l’arrivo dei giocatori, dello staff e dei dirigenti dell’Atalanta di oggi e di ieri, che saluteranno i tifosi dalla balconata della Morosini. Tra gli ospiti annunciati anche Roberto Donadoni, simbolo di un calcio che a Bergamo ha lasciato il segno.

IL MOMENTO PIÙ ATTESO – Alle 21.30 il cuore della festa: l’inaugurazione della statua in marmo dell’Europa League, costruita grazie alla sottoscrizione popolare dei tifosi. L’opera, alta circa due metri e dal peso stimato tra le quattro e cinque tonnellate, rappresenta la coppa vinta a Dublino e sarà collocata in piazzale Goisis, trasformando l’ingresso dello stadio in un nuovo luogo di culto per gli appassionati.

GRAN FINALE CON LA LOTTERIA – A chiudere la serata, tra le 22.30 e le 23.30, l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria organizzata per l’occasione. Una notte di orgoglio e appartenenza per una città che da sempre vive con la sua squadra un legame profondo e unico.
Perché a Bergamo, più che “andare allo stadio”, si va all’Atalanta.