La nostra rubrica ricorda oggi un giocatore anni '50 che all'Atalanta ballò una sola stagione, salvo passare alla storia lo stesso per l'indubbia impronta lasciata. Perché Ennio Testa, attaccante milanese che spegne 81 candeline, nel 1952/1953 insieme al coetaneo Luigi Brugola e all'appena diciottenne Giuseppe Cadè - entrambi prematuramente scomparsi nel 2007 - formò il celeberrimo Trio primavera. Così chiamato per la giovane età dei suoi componenti, non esattamente il terzetto offensivo titolare - Brugola giocò solo 16 incontri, chiuso dai danesi Rasmussen (il capocannoniere con 18 centri) e Soerensen (mezz'ala d'attacco tra le più fantasiose mai viste a Bergamo, nonché robusto bevitore) - ma la linea verde destinata a provocare scompiglio alle difese avversarie con la sua freschezza. Il fratello minore di Giancarlo e il nostro ne segnarono otto a testa; sette, invece, il bottino del brianzolo. Cresciuto a pane e pallone nella Pro Lissone, esattamente come Testa. 

Meneghino del capoluogo, nato il 17 settembre 1930, coi biancoazzurri quello che nella Dea targata Luigi Ferrero avrebbe dovuto teoricamente fungere da centravanti - in realtà in quella posizione, con qualunque numero di maglia scendesse in campo, giostrava effettivamente Rasmussen - realizzò l'exploit della vita: 26 reti in 33 match, sufficienti ad attirare l'attenzione della dirigenza bergamasca. Peccato che dopo quell'ottimo nono posto in classifica, conquistato sulle ali della gioventù del secondo dopoguerra (c'erano anche Titta Rota e Gaudenzio Bernasconi, orobici d.o.c. come i due consanguinei di Zanica), Testa fu attratto da altre sirene.  Precedendo di due giri di corsa proprio il centrosostegno ponsampietrino, finì a sognare il grande calcio sotto la Laterna con la maglia blucerchiata della Sampdoria. Gloria effimera, visti i solo sei appuntamenti con la porta in una quarantina di presenze. Performance modesta che per l'aitante giovanotto contrassegnò l'inizio di un precoce declino: Palermo, Reggiana, Cuneo e Pro Sesto le altre stazioni prima del binario morto, arrivato poco prima di scollinare oltre i ventinove. In serie D, nonostante le grandi attese che c'erano su di lui. Tanti auguri.

Sezione: Auguri a... / Data: Sab 17 settembre 2011 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com.
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