Forse non è la cessione di Maxi Moralez il problema dell'Atalanta. Sicuramente non ieri, perché al di là di tutto D'Alessandro non ha sfigurato, pur non giocando una gara da sette in pagella. Il gol è solo la ciliegina, ma la gara era complessivamente sufficiente. In un giorno in cui Denis e Gomez sono stati ondivaghi, il migliore è stato l'ex Cesena, davanti. Invece dietro è stato un mezzo disastro: non benissimo Andrea Conti, quasi sciagurata la coppia difensiva Toloi-Cherubin, forzata a causa delle assenze di Stendardo e Paletta. L'italoargentino appare fondamentale negli equilibri di una squadra che, in parecchie occasioni, non ha preso gol. Ma che lontano da Bergamo non riesce a fare quel salto di qualità che tutti potevano imputargli dopo la vittoria contro Roma, fuori casa, e Palermo.

L'involuzione nelle ultime settimane è evidente, e se è vero che per più di un tempo, con il Napoli, la squadra aveva galleggiato e forse meritato, dall'altro canto ieri non ha avuto la possibilità di fare granché: c'era un rigore netto causato da de Roon, sullo 0-0 va detto, ma solo dopo il raddoppio di Perica la squadra ha incominciato a giocare. Contro il Genoa, nell'ultima sfida al Comunale dell'andata, toccherà far meglio: tra le mura amiche l'Atalanta non ha mai fatto male, tranne con il Torino. E i rientri di Paletta e Stendardo.

Sezione: Copertina / Data: Gio 07 gennaio 2016 alle 21:00 / Fonte: Andrea Losapio - TMW
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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