La domanda molto retorica che spesso tendiamo a farci è proprio questa: i soldi danno alla testa? Cosa spinge calciatori, poco più che ventenni, salvo qualche eccezione a fare gesti eclatanti, a insultare, a credersi Dio in terra? Balotelli, tanto tartassato dai media per le sue esuberanze è solo uno dei tanti nomi nel panorama calcistico, soprattutto nazionale. Oltre a lui, Ljajic, ricordiamo la famosa "scazzottata" con Delio Rossi sorta per non si sa bene quali epiteti proposti; Icardi, per le note vicende amorose e per l'esultanza irriverente verso i suoi ex tifosi, costatagli un'ammonizione; ed ora due "croci" dell'Atalanta, Schelotto, contestato tanto dai suoi ex tifosi per un tweet apparso sulla sua pagina dove palesava una voglia di Inter; per finire il croato Marko Livaja. Ultimo in ordine cronologico ma anche recidivo. Già redarguito durante l'attuale stagione, sabato ha dato il meglio di sè, attacando lite con i tifosi all'uscita dal campo, proseguita poi sui social e terminata sì con le scuse, ma anche con i provvedimenti societari che sono i peggiori per un giocatore: multa, fuori rosa e ritorno alla base. Praticamente Atalanta e Livaja, salvo sconvolgimenti di sorta, sembrano aver chiuso definitivamente i rapporti.

La domanda allora posta all'inizio è fondamentale: i soldi danno alla testa? Come è possibile che dei normalissimi ragazzi abbiano comportamenti così spocchiosi, aumentati sicuramente dalla cassa di risonanza dei media, ma comunque non tollerabili? 

Sezione: Copertina / Data: Mar 22 aprile 2014 alle 20:00
Autore: Luca Picinali
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