Koopmeiners apre le danze
Due filosofie contrapposte, ma entrambe praticate ad altissima intensità. L'attenzione maniacale nel recupero palla da parte dei bergamaschi ha tolto fiato e pensieri lucidi ai bianconeri, la squadra di Allegri - omaggiato per i mille punti conquistati dallo Stadium poco prima del calcio d'inizio - è riuscita a costruire la prima occasione pericolosa al 13' quando Miretti, su cross di Chiesa, ha tentato il colpo di testa sull'inserimento da dietro. L'attaccante della nazionale ci ha provato con un'azione personale dieci minuti più tardi senza però impensierire Carnesecchi.

L'Atalanta anziché forzare ha ricucito gli strappi ragionando più che affondando, gestendo anziché sgasare senza far filtro. Decisivo il ruolo di Ederson in mediana, alla prima occasione utile è arrivata la rete del vantaggio nerazzurro, uno schema su calcio di punizione che ha beffato tutta la difesa bianconera: tocco di Pasalic e mancino di Koopmeiners praticamente libero di colpire dal limite. E i bianconeri hanno faticato a reagire sprecando un paio di palloni che non hanno fatto sorridere Max Allegri.

Un punto a testa
Nella ripresa la reazione dei bianconeri è stata rabbiosa, al 51' Chiesa ha sfoderato un diagonale uscito di poco. Da quel momento in poi è successo praticamente di tutto: dopo un piazzato di Scamacca sventato da Szczesny la Juventus ha firmato pari e sorpasso, prima con il tocco di punta di Cambiaso, poi con la girata di Milik dal limite dell'area. Il vantaggio è durato appena cinque minuti, grazie all'imbucata di Djimsiti Koopmeiners è riuscito a trovare la conclusione vincente: allo scadere Kean, da dentro l'area piccola, si è divorato il gol del 3-2.

Sezione: Copertina / Data: Dom 10 marzo 2024 alle 19:54
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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