Otto punti di distacco dal Cagliari con nove punti a disposizione nelle ultime tre partite in Campionato. Praticamente una salvezza che l'Atalanta festeggerà domenica all'Atleti Azzurri contro il Genoa. Chi scrive azzarda dicendo che quella contro il Palermo di oggi è stata una delle migliori gare stagionali a livello di carattere e grinta. Migliaccio ha analizzato perfettamente il problema della squadra di inizio Campionato dicendo che si era un po' sottovalutata la stagione ed era venuta meno la motivazione. Edy Reja ha portato quel cambiamento che ha portato la squadra alla salvezza cambiando semplicemente alcuni metri del vecchio modulo di Colantuono. 

Contro un Palermo che non ha più nulla da chiedere alla stagione e un Dybala in panchina su indicazione del presidente siciliano il primo quarto d'ora è di totale black out per il Palermo. Baselli prima, un autogol poi tagliano le gambe ai ragazzi di Iachini. Vazquez riapre al termine del primo tempo con un gol di testa dopo diversi salvataggi della difesa. La ripresa inizia con una forte pressione del Palermo vanificata dal gol del Papu che chiude potenzialmente i giochi.

Follia di Avramov che lascia la squadra in dieci ma Belotti, in settimana ci sarà un incontro tra Atalanta e Palermo per parlare di suo potenziale ritorno a Bergamo, sbaglia il calcio di rigore e il due a tre successivo non fermerà questa voglia di vincere dell'Atalanta. Edy Reja ieri lo diceva in conferenza stampa: "Manca la concentrazione quando si passa in vantaggio, è questo il passo che manca per la salvezza". Detto, fatto: grande personalità dimostrata e tre punti che proiettano la Dea ancora in Serie A per la prossima stagione.

L'ufficialità della salvezza sarà solo domenica prossima se tutto andrà come da previsioni ma l'ufficiosità sono questi punti conquistati a Palermo. L'arcobaleno dopo la tempesta è arrivato e la responsabilità la si dà alla mancanza di motivazioni della prima parte di Campionato. 

 

© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Sezione: Copertina / Data: Lun 11 maggio 2015 alle 20:00
Autore: Matteo Mongelli / Twitter: @mongellimatteo
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