Il Napoli è vivo e nonostante la stagione balorda non vuole assolutamente mollare la corsa alle posizioni europee prima di giocarsi gli scontri diretti in casa con Atalanta, Bologna e Roma. La squadra di Calzona reagisce alla delusione di Barcellona fermando l'Inter capolista, rabbiosa e determinata a riscattarsi subito dopo la bruciante eliminazione con l'Atletico. Il Napoli nega ai nerazzurri l'11esima vittoria consecutiva in campionato ed i segnali positivi sono nuovamente tanti, a partire dalla reazione al gol subito a fine primo tempo, anziché sciogliersi come accadeva nella precedente gestione. Stavolta però sono anche gli episodi a girare meglio rispetto alla Champions (a Barcellona ci furono più occasioni, clamorosa quella di Lindstrom per il 2-2) ed il Napoli di Calzona continua quantomeno ad essere imbattuto in campionato.
Più controllo, meno pericolosità
Il Napoli di Calzona si conferma la squadra col maggiore possesso, riuscendo a controllare le operazioni a Milano contro un Inter che però in transizione, con strappi su recupero palla abbastanza alto, fa più male. Al di là di un doppio pericolo nella stessa azione, il Napoli tiene l'Inter abbastanza lontana dall'area fino al gol in chiusura di tempo (con la difesa messa ancora male dopo una pressione alta sbagliata). Nella ripresa il Napoli è ancora più alto e aggressivo, il rischio inevitabilmente da correre sotto nel punteggio, e fatica senza Osimhen non potendo alzare il pallone una volta arrivato sul fondo dopo lunghe trame. Manca anche Zielinski, che resta in panchina per ovvi motivi, e l'ingresso del più difensivo Cajuste per l'esausto Traorè (ma tra i più positivi) non è certo l'ideale. Anguissa ciabatta una conclusione, Kvara viene chiuso più volte, l'ingresso di Simeone dà più centimetri e l'assalto del Napoli alla fine porta al meritato pari di Juan Jesus su mischia dall'ennesimo angolo. Allo scadere Lindstrom ignora Ngonge, dimenticato in area dall'Inter, poco lucida anche per i 120' di Champions.
Calzona soddisfatto, ma non si accontenta
"Non abbiamo messo solo l'orgoglio, ma anche la qualità restando in partita fino all'ultimo. Abbiamo concesso solo dieci minuti all'Inter - le parole del tecnico nel post-partita -, è già una grande cosa. Siamo ancora distanti in classifica, ma l'Inter veniva da 10 vittorie di fila in campionato e concedere poco non è da tutti. Sono contento per la prestazione, ci siamo ritrovati, non è facile perché loro ti fanno correre molto all'indietro", le parole di Francesco Calzona che da domani guiderà la Slovacchia, ma con un occhio sempre a Castel Volturno: "A Napoli resta uno staff nel quale ho piena fiduci. Lavoreremo soprattutto fisicamente anche se restano pochi giocatori. Ho fiducia nei ragazzi e poi posso seguire l'allenamento con le immagini del drone", svela il tecnico che naturalmente al ritorno avrà pochissimo tempo per preparare probabilmente la gara di campionato più importante dal suo arrivo, lo scontro diretto con l'Atalanta che può lanciare - o affossare definitivamente - la rincorsa all'Europa.
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