La vigilia di Natale, seppur solo calcistica, ha portato bene a German Denis. La doppietta con il Palermo ha scacciato alcune nubi sul suo conto, dopo un solo gol nelle prime quindici giornate, al Napoli. Poco importa se le reti sono arrivate con un rigore - calciato di rabbia, probabilmente memore di quanto accaduto con Buffon nella porta opposta - e con un facile tocco da due passi, dopo un ignobile intervento di Andelkovic su un cross dalla trequarti. Sbloccarsi era necessario, quanto portare punti (uno solo) alla causa atalantina, con una classifica che continua a piangere e Genoa, Chievo e Milan da affrontare nelle ultime tre gare del girone d'andata.

Il Tanque è però sembrato ancora lento, troppo, contro i centrali rosanero, non proprio dei centometristi: in alcune occasioni non è riuscito nemmeno a imporre il fisico - nella prima frazione evidente il gap con Giancarlo Gonzalez su un taglio dove era decisamente più avanti - per controbattere. C'è da lavorare e, alle soglie delle 34 primavere, forse anche da rivedere qualcosina: i suoi gol li ha sempre fatti, a Bergamo, ma l'interessamento forte per Pinilla (e per Gilardino) non è un caso.

E non sono un caso nemmeno le dichiarazioni dell'altro giorno che lo vogliono lontano da Bergamo. O meglio, l'apertura per un possibile trasferimento lontano dalle mura venete - a lui sono interessate svariate squadre, pure in Argentina - è inusuale senonché inedita: mai prima d'ora Denis aveva ammesso di potere lasciare l'Atalanta, tanto che aveva sconfessato un interessamento della Juventus nella scorsa estate (solo un sondaggio). Invece ora le cose sono cambiate e non è detto che rimanga con la fascia al braccio ancora per molto. Anche se è effettivamente difficile pensare, ora, ai nerazzurri senza il proprio capitano.

Sezione: Altre news / Data: Sab 27 dicembre 2014 alle 19:00 / Fonte: TMW
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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