Napoli-Barcellona 3-1 al 45' (15' Lopez, 17' Cancelo, 30' Rrahmani, 84' Lewandowski)
Mister Xavi Hernandez salva la panchina e porta il suo Barcellona ai quarti di finale di Champions League dopo quattro anni. Napoli sconfitto 3-1 sulla "montagna magica" di Montjuic e giustamente eliminato dall'Europa, anche e soprattutto a causa dei flop dei protagonisti più attesi della sfida: Osimhen e Kvaratskhelia.
Doccia fredda per gli azzurri: uno-due di Fermin e Cancelo
Doccia fredda, freddissima per il Napoli, che dopo 17 minuti si ritrova già sotto di due reti a Montjuic nel ritorno degli ottavi di finale di Champions. Clamoroso l'uno-duo del Barcellona, che nel giro di appena due minuti (15' e 17') porta il risultato del match sul 2-0 grazie alle reti di Fermin Lopez e Joao Cancelo. Perfetto il colpo da biliardo del centrocampista blaugrana su invito dalla sinistra di Cancelo, con la difesa partenopea troppo larga e il calciatore di casa libero di battere a rete. Puntuale il tap-in del terzino ex Inter, che insacca la sfera a porta vuota dopo il palo di Raphinha al termine di un contropiede ben avviato da Yamal.
Il lampo di Rrahmani tiene in vita il Napoli
La squadra di Calzona accusa il colpo e fatica a riorganizzare le idee, ma al 30' ecco il lampo che riapre la contesa. Un lampo inaspettato tanto quanto il marcatore del gol del 2-1, il difensore Amir Rrahmani, bravo a trasformarsi in bomber occasionale e trafiggere Ter Stegen con un diagonale imparabile su assist di Politano. Lo stesso portiere tedesco già al 34' è costretto a superarsi con un intervento prodigioso sul colpo di testa di Di Lorenzo a cercare il secondo palo, esattamente un minuto prima che Kvara spedisca sul fondo il suo destro a giro. L'ultima vera emozione, questa, di un primo tempo che ripaga senza dubbio le aspettative.
Il Napoli non migliora, Lewandowski chiude i conti
A iniziare la ripresa sono gli stessi ventidue, ma la reazione tanto attesa degli azzuri finisce per rivelarsi "un vorrei, ma non posso". Kvara e Politano infatti ci provano, ma i loro tentativi tra 47' e 49' non trovano gli effetti sperati. I minuti adesso trascorrono via più lentamente, con ritmi più bassi e meno fiammate. Ecco perché dopo circa un'ora entrambi gli allenatori mandano in campo forze fresche: Xavi per difendere il 2-1, Calzona per rimontare. È la squadra di casa ad avere la meglio, gestendo con intelligenza il risultato a favore e non rinunciando a spingersi in avanti per tenere il Napoli il più possibile nella sua metà campo. E se nel finale Lindstrom spara a lato di testa (80'), Lewandowski non fa sconti e chiude i conti siglando il 3-1 su assist di Sergi Roberto. La "finale" di Montjuic va così al Barça, che elimina meritatamente i suoi avversari conquistando un posto tra le migliori otto d'Europa
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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