SPORT E SICUREZZA: SCATTA L’OBBLIGO DEI DEFIBRILLATORI SEMIAUTOMATICI
Dal 2006 al 2012 sono stati 592 i “morti di sport”. Di contro, laddove gli atleti vengano soccorsi con le tecniche di respirazione BLS (Basic Life Support) unitamente all'utilizzo del defibrillatore (BLS/D) la percentuale di decessi scende sensibilmente. Questo dato, solo sull’onda emotiva, ha finalmente indotto il Legislatore a sancire l’obbligo per le società sportive, sia professionistiche che dilettantistiche, di dotarsi di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE). Il 20 luglio 2013 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Balduzzi, recante, in particolare, le linee guida in merito all’utilizzo dei DAE. Di tal ché, le società sportive, dilettantistiche e professionistiche, dovranno munirsi di DAE.
Le associazioni e le società dovranno, altresì, formare dei soggetti i quali possano intervenire immediatamente con il DAE. Il convegno, che si terrà presso il Coni a Bergamo dalle 9 a mezzogiorno, l'8 marzo avrà come scopo principale quello di informare gli addetti ai lavori in merito all'importanza dei DAE, dando all'incontro un taglio molto pratico sia per quel che concerne i profili giuridici che quelli strettamente medici d'intervento. L'incontro sarà gratuito e rivolto a tutti, in particolare a dirigenti, direttori sportivi, staff e addetti ai lavori relativamente a tutti gli sport.
I partecipanti potranno iscriversi contattando lo Studio Legale Mariano via e-mail (CLICCA QUI) o a mezzo
fax, ovvero direttamente il giorno dell’evento presso la location indicata, o ancora al seguente link (CLICCA QUI)
A tal proposito è proprio l'organizzatore dell'evento, il Dott. Massimiliano Mariano, esperto in Diritto e Giustizia dello Sport, nonchè Prof. Ass. in Diritto e Giustizia dello Sport presso Ass. Università Popolare Nicholas Flamel e docente accreditato presso l'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive a rispondere ad alcune domandi in merito.
Che cosa ha portato il Legislatore italiano a “scendere in campo” introducendo l’obbligo dei defibrillatori?
"In buona sostanza, come spesso accade nel nostro paese, anche l’obbligo di legge in parola è figlio del trasporto emotivo cui soggiace l’opinione pubblica dinanzi a eventi spesso tragici, il cui umore e disappunto, sovente, fa breccia nel comune sentire politico, da qui, in linea di massima, lo slancio normativo del Legislatore. L’obbligo normativo in esame prende le mosse dalla tristemente nota vicenda Morosini, caso emblematico che, il 14 aprile 2012, vide il calciatore del Livorno accasciarsi sul campo dello Stadio Adriatico di Pescara, colpito mortalmente da un'improvvisa crisi cardiaca. Le polemiche sorte attorno alla prematura ed inaspettata morte del calciatore si concentrarono sul mancato utilizzo da parte dei medici impegnati sul campo del defibrillatore, strumento che avrebbe potuto evitare la tragedia. Successivamente, il Ministro della Salute, On. Renato Balduzzi, di concerto con il Ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, On. Piero Gnudi, si affrettarono ad emanare il decreto 24 aprile 2013, il c.d. Decreto Balduzzi, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 luglio 2013, in forza del quale venivano dettate le linee guida sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita".
Quanto effettivamente può incidere l’utilizzo del defibrillatore sulla sicurezza degli atleti?
"Non sono un medico, ad ogni buon conto i dati parlano chiaro. Dal 2006 al 2012 sono stati 592 i “morti di sport” in Italia. Di contro, laddove gli atleti vengano soccorsi mediante l’impiego di defibrillatori semiautomatici (DAE) unitamente ed eventualmente alle tecniche di respirazione BLS (Basic Life Support - BLS/D) la percentuale di decessi cala sensibilmente. Si tratta indubbiamente di uno strumento indispensabile per salvaguardare la vita delle persone, nel caso di specie anche e soprattutto degli sportivi".
Quali sono i soggetti obbligati a munirsi di defibrillatori?
Il Decreto Balduzzi, all’art. 5 commi 1 e 2, indica quali soggetti obbligati all’adozione dei DAE sia le società sportive dilettantistiche sia quelle professionistiche, così come definite rispettivamente dalla normativa di cui alla Legge n. 289/2002 e n. 81/1991. Ai sensi del comma 3 dell’articolo in contesto, il Decreto non trova applicazione nei confronti delle “società dilettantistiche che svolgono attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.” Pertanto, ad esclusione delle realtà sportive sopra citate, tutte le altre sono soggette all’obbligo.
Quanto tempo hanno le società sportive per adempiere all’obbligo?
"Invero, tenuto conto di alcuni fattori funzionali a tale adempimento, non molto. L’art. 5 del Decreto Balduzzi, comma 4 e 5, impone alle società professionistiche e quelle dilettantistiche di adeguarsi rispettivamente in 6 e 30 mesi a far tempo dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, di fatto a decorrere dal 20 luglio 2013. In realtà, atteso che le società professionistiche dovrebbero già aver adempiuto, a quelle dilettantistiche non rimane un così ampio margine, tenuto conto del fatto che le stesse devono, altresì, provvedere all’adeguata formazione di personale appositamente incaricato e in linea di massima da eleggere tra le fila del proprio staff".
Ma come devono essere formati gli addetti ai defibrillatori?
"Si tratta di una formazione specifica e mirata all’utilizzo dei DAE, strumenti semiautomatici che, in realtà, non richiedono conoscenze mediche di base o specialistiche, né tantomeno paramediche, ma che comunque devono sottostare a standard certificati dagli enti preposti. Ad ogni modo, ritengo che le società sia professionistiche sia dilettantistiche, per andare esenti da responsabilità civili e penali in occasione di eventi morbosi potenzialmente mortali per gli atleti, debbano assicurarsi uno staff preparato che sappia intervenire, ma soprattutto mettere mano al defibrillatore in caso di emergenza cercando di gestirla al meglio".
Quali sono le reali prospettive applicative del decreto?
"In realtà, nell’assistere diverse società e associazioni sportive mi sono accorto che molti sono ancora i dubbi che assillano gli addetti ai lavori, compresi i gestori degli impianti sportivi, i quali spesso concedono l’utilizzo degli strutture a più di una realtà sportiva. Da qui dubbi sulle responsabilità giuridiche dei soggetti interessati dalla nuova normativa e su come organizzare e gestire la corretta applicazione del Decreto Balduzzi. Proprio per questo il mio studio legale, in partnership con l'Avv. Alessandro Pedone del Foro di Bergamo, ha deciso di affrontare tutti questi temi in un convegno che si terrà sabato 8 marzo 2014 dalle ore 9.00 alle 12.00 presso la Casa dello Sport di Bergamo in via Gleno n. 2, incontro peraltro patrocinato dal CSI di Bergamo, al quale potranno partecipare gratuitamente dirigenti sportivi, atleti, allenatori, gestori di impianti sportivi e chiunque sia interessato al tema".
IL PROGRAMMA
LOCATION
Casa Dello Sport - CONI di Bergamo
Via Monte Gleno n. 2
24125 Bergamo
Sabato 8 marzo 2014 dalle 09.00 alle 12.00
ore 9.00 - Check-in e colazione di benvenuto ai partecipanti
ore 9.15 - Inizio dei lavori, saluti istituzionali
ore 9.25 - Presentazione del Convegno a cura del Dott. Massimiliano Mariano - Studio Legale Mariano
ore 9.30 - Decreto Balduzzi - Profili e obblighi giuridici per le società professionistiche e le ASD: introduzione al Decreto Balduzzi e normativa di riferimento; responsabilità civile e penale per gli addetti ai lavori: il gestore dell'impianto e le società sportive; modalità applicative della normativa e di gestione dell'obbligo DAE a cura del Dott. Massimiliano Mariano
ore 10.30 - Come prevedere e gestire correttamente l'emergenza: linee guida e formazione. Competenze e formazione del personale addetto a cura del Dott. Andrea Coelli (Medico-Chirurgo specialista in Anestesia e Rianimazione)
ore 11.30 - Dibattito
ore 12.00 - Chiusura dei lavori
INFO
STUDIO LEGALE MARIANO
Via Ambrogio da Calepio, 14 - 24125 Bergamo
Tel. / Fax (+39) 035.0603150
Mobile 333.1148221
@: studiolegale.bg.mariano@gmail.com
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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