La vittoria di Lisbona è stata una notte da incorniciare nelle carriere dei due talenti del vivaio atalantino Giorgio Scalvini e Matteo Ruggeri, diventati i più giovani marcatori nelle competizioni europee nella storia del Club. Difensori in tutto e per tutto, il ventenne Scalvini e il ventunenne Ruggeri si sono presi la licenza di avventurarsi in avanti e prendere parte agli schemi offensivi di Gian Piero Gasperini, senza però tralasciare i loro compiti difensivi in una squadra che ha mantenuto la porta inviolata in 3 occasioni ed ha concluso la fase a gironi imbattuta.

Entrambi si sono aperti ai microfoni ufficiali del club, in un'intervista simpatica facendosi rispettive domande e ripercorrendo il loro percorso.

Com'è stato segnare in una partita così cruciale dell'Europa League? Qual è stato il più bello? 
"Segnare contro lo Sporting è stata un'emozione indescrivibile, un sogno che diventa realtà e il gol più bello è stato il mio - sorride Scalvini - Ogni gol ha il suo significato, ma in una serata europea così importante, senti di aver contribuito a qualcosa di molto più grande," ha aggiunto, con Ruggeri che annuiva, evidentemente d'accordo con il compagno di squadra.

C'è stato un momento, forse durante l'infanzia o nel settore giovanile, in cui avete capito di poter diventare professionisti?
Scalvini ha risposto per primo: "Sì, ricordo ancora il primo ritiro con l'Atalanta a Brentonico nel 2002-2003 e avevamo già fatto qualche partita contro. Era la mia introduzione al calcio professionistico. Anche se eravamo solo bambini, sentivo che era l'inizio di qualcosa di speciale."

Ruggeri ha aggiunto: "Quando giochi nel settore giovanile, sogni di queste notti europee. Ricordo i momenti passati a migliorarci, sia tecnicamente sia mentalmente. Quei momenti sono fondamentali per costruire la fiducia in se stessi necessaria a questo livello."

Avete avuto dei modelli o degli allenatori che hanno particolarmente influenzato la vostra carriera?
"Ogni allenatore che abbiamo avuto nel settore giovanile ha lasciato un segno, insegnandoci non solo le basi del calcio ma anche l'importanza della disciplina e del lavoro di squadra," ha detto Ruggeri. Scalvini ha concordato, sottolineando come alcuni allenatori abbiano avuto un ruolo chiave soprattutto Gasperini. 

Con questi pensieri, Ruggeri e Scalvini non solo hanno ripercorso il loro cammino dall'infanzia fino alle luci della ribalta europea...

Sezione: Interviste / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 06:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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