Sfatare un tabù che dura da 27 anni non è un caso e Gasperini lo sa bene. L'Atalanta non vinceva a Firenze dal '93 e oggi, questo 2-1 in rimonta, strappato senza troppa brillantezza ma grazie anche alle scelte del tecnico, ha il sapore dolcissimo della Champions League. Sì perché i tre punti conquistati significano mettere dietro la Roma nella settimana dello scontro diretto e arrivare lanciatissimi proprio al faccia a faccia contro gli uomini di Fonseca, decisamente in difficoltà. 
LA MANO DEL GASP - Il tecnico della Dea, nella settimana in cui ha vinto la Panchina d'Oro, ha dimostrato ancora una volta di avere in pugno lo spogliatoio, capendo nel momento decisivo, il cambio giusto da fare, dopo aver già cambiato il metodo di gioco proprio per preparare la sostituzione vincente. Beccato dal pubblico a ogni occasione, in conferenza stampa conferma di essere quasi contento di non restare simpatico al pubblico avverso, anche perché, aggiungiamo noi, è antipatico soprattutto chi vince e lui sta vincendo molte partite pesantissime. 
ZAPATA E CO. - Adesso la conferma in Champions sembra più di un semplice sogno, sembra un obiettivo concreto al di là della melina del presidente Percassi, che fino a due settimane fa continuava a parlare di salvezza. L'ambizione è crescente e premia i coraggiosi. Adesso che è rientrato anche il colombiano, uomo da 20 gol a stagione come minimo, sono le altre a doversi preoccupare mentre l'Atalanta può alzare ulteriormente l'asticella. Nel mezzo c'è il Valencia e la voglia di imporsi anche in giro per l'Europa. 

© foto di Massimiliano Vitez/Image Sport
Sezione: Copertina / Data: Dom 09 febbraio 2020 alle 07:56
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print