Ci sono gare che possono cambiare il corso di una stagione e il derby di Coppa Italia di domani è una di quelle. “E’ un campionato nel campionato”, ha detto il presidente della Lazio, Claudio Lotito, parlando della stacittadina. “E’ un appuntamento importante in cui i nostri tifosi devono essere il nostro dodicesimo uomo in campo”, ha proseguito il patron biancoceleste, presente a bordo campo, insieme al diesse Fabiani, nella rifinitura a Formello. Un ultimo allenamento al quale hanno assistito anche un centinaio di tifosi laziali. I capi ultras si sono poi fermati a colloquio con Immobile (che domani sarà assente) e caricato la squadra in vista di una partita che, a differenza del match d’andata di campionato, non prevede il pareggio. Ecco allora che nella strada verso il titolo si incastona una delle rivalità sportive più sentite del paese e cresciuta a dismisura dalla finale di Coppa Italia del 2013 vinta dalla Lazio, proprio ai danni della Roma. Di quelle squadre, ormai, non c’è più nessuno, ma l’arbitro, come dieci anni fa, sarà Orsato. Un fischietto che piace a Mourinho, ancora in silenzio dopo l’espulsione di domenica scorsa. Preferisce trincerarsi nella sua Trigoria e lo stesso fa Sarri.

Due allenatori che, se sul piano dei risultati stanno vivendo momenti opposti, sono accumunati dalle difficoltà di una rosa da gestire visti i tanti infortuni. Perché se in casa Lazio si devono fare i conti con le condizioni non ottimali di Isaksen, Zaccagni, Luis Alberto e Provedel, nella Roma c’è la solita emergenza tra difesa e centrocampo che tiene impegnato Mourinho alla vigilia. Ma le valutazioni da fare fino alle 18 di domani sono diverse, a cominciare dal fatto che trattandosi di un quarto di finale di Coppa Italia, i due allenatori dovranno pensare anche nell’ottica di eventuali supplementari e rigori. Ma se per Isaksen e Zaccagni è difficile pensare anche solo alla convocazione, Luis Alberto spera addirittura in qualcosa in più del giocare a gara in corso. Stringerà i denti Provedel, alle prese con uno stato influenzale che non dovrebbe comunque compromettere la titolarità, mentre il tridente d'attacco sarà composto obbligatoriamente da Felipe Anderson, Castellanos e Pedro. Ma nonostante gli acciacchi la vittoria di Udine è la terza consecutiva in campionato e se Lotito si augura di vedere nel 2024 “una squadra che mantenga il profilo delle ultime partite”, dall’altra i Friedkin sperano in un cambio di rotta visto come nelle ultime cinque partite la Roma ha vinto solo quella prima di Natale contro il Napoli. Per questo la coppa è la classica sliding doors della stagione, ma a tenere in ansia Mourinho sono i soliti problemi in infermeria. Llorente non ha presentato lesioni dopo esser uscito per un fastidio all’adduttore contro l’Atalanta, ma è destinato ad alzare bandiera bianca. Al suo posto è pronto il giovane Huijsen che completerà il reparto con Cristante e Mancini. Accertamenti alla schiena, invece, per Lorenzo Pellegrini, dopo la botta rimediata nello scontro di gioco con Scalvini, ma nulla che dovrebbe precludere la sua presenza in mezzo al campo dove Paredes tornerà titolare insieme a Bove. Davanti, poi, ancora la coppia Dybala-Lukaku per cercare di invertire un trend che vede la Roma aver vinto appena un derby dei cinque disputati nell’era Mourinho. Quello di domani, però, avrà in palio la posta più alta di quelli fin qui giocati: le semifinali di Coppa Italia.

Sezione: Coppa Italia / Data: Mer 10 gennaio 2024 alle 12:30
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
vedi letture
Print