Guido Marilungo, oggi impegnato come osservatore, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoAtalanta.com per parlare della sua esperienza a Bergamo e dei momenti difficili che non hanno scalfito la sua passione per il calcio. Due infortuni gravissimi, ma la stessa voglia di rialzarsi sempre.

I due infortuni gravi, nel 2012, non hanno reso amara la tua esperienza?
«No. Gli infortuni fanno parte del mestiere. Ho rotto il crociato due volte nello stesso anno: a marzo e poi a novembre, in Coppa Italia col Cesena. È stato un periodo duro, ma pensavo solo a rimettermi in sesto. La mia priorità era tornare in campo».

Un ricordo che porti nel cuore?
«Lo striscione che mi dedicarono i tifosi quando mi infortunai: “Guido non mollare”. Ho ancora la foto sul telefono. Mi emoziona ogni volta».

Marilungo non ha rimpianti: «Ho sempre dato tutto. Gli infortuni mi hanno tolto qualcosa sul campo, ma mi hanno insegnato tanto come uomo. Se oggi aiuto i giovani, è anche per questo».

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© foto di Federico De Luca
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Sezione: Interviste / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 12:00 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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