Questo giovedì 13 gennaio in casa Salernitana è iniziata ufficialmente l'era Danilo Iervolino. Il nuovo patron del club campano ha tenuto la sua prima conferenza stampa dopo aver versato i 10 milioni di euro che gli consentono di subentrare ufficialmente agli ex patron Claudio Lotito e Marco Mezzaroma. Queste le sue più importanti dichiarazioni
"L'accoglienza dei tifosi mi dà una gioia incredibile, sono davvero felice di essere qui con voi. Nella mia vita, pur essendo giovane, ho fatto tante cose ma dalla mezzanotte del primo gennaio è come se tutto fosse stato accantonato per concentrarsi su questo progetto a tinte granata. È la giornata dei grazie. Sono stato travolto da un amore straordinario, forse anche inaspettato. Ho un progetto di cambiamento a 360°, mi piacciono le sfide e qualcuna l'ho vinta nelle mie attività professionali. Vogliamo una Salernitana ricca di professionalità di livello assoluto, l'osmosi con il territorio fa la differenza e il centro sportivo è un'idea che ho in testa da tanto tempo. Aggiungo la volontà di creare un museo per regalare alla città e alle nuove generazioni un qualcosa che resti a vita. Quando parlo di discontinuità sia chiaro che non sto criticando nessuno. I presidenti Lotito e Mezzaroma, l'amministratore unico Marchetti e il direttore sportivo Angelo Fabiani hanno svolto un ottimo lavoro ma non hanno toccato le corde del cuore. Non si può non parlare con i giornalisti. Non si può parlare poco e male con i tifosi. Oggi inizia un percorso diverso senza personalismi autocelebrativi, bisogna creare quella trasparenza di cui il pubblico ha assolutamente bisogno ripudiando ogni forma di illegalità ed aggressività combattendo con tutte le nostre forze".
Si parla del cambio di dirigenza: "Ho chiamato Fabiani, gli ho fatto i complimenti ma l'ho anche rimproverato. La Salernitana è qualcosa in più di una squadra da gestire dietro la scrivania, è sotto gli occhi di tutti che si sia creato uno scollamento totale e generale tra la dirigenza e il pubblico. Quando ciò accade, a prescindere dai risultati, un presidente ha necessità di intervenire. Questa città ha dignità e orgoglio, fino all'ultimo giorno la tifoseria ha camminato a testa alta pur temendo l'esclusione dal campionato ripudiando una gestione che non ha mai condiviso. Questo orgoglio mi è piaciuto in modo particolare, faccio al pubblico i complimenti".
Ci conferma che sarà Sabatini a guidare l'area tecnica?
"Assolutamente sì. Parliamo di un dirigente che ha sempre lavorato per grandi squadre, ero quasi imbarazzato ad avvicinarmi ad un personaggio di questo calibro. Ebbene, durante il nostro colloquio mi ha fatto impazzire la sua professionalità, la sua voglia di vincere di lavorare. Sono per una gestione duale della società di calcio, ci siamo subito piaciuti e sono convinto che ci siano tutti i presupposti per regalare grandissime soddisfazioni alla tifoseria".
Colantuono resta e che tipo di mercato dobbiamo aspettarci?
"Non sono una persona che glissa sulle domande, le mie dichiarazioni saranno sempre improntate alla realtà e alla trasparenza. Ad oggi non abbiamo avuto la possibilità di parlare con l'allenatore, gli ultimi due giorni sono stati ricchi di impegni per completare l'atto di cessione. Il dottor Sabatini vuole interloquire di persona con me. Il nuovo dirigente è carico, farà una conferenza stampa e sarà l'occasione per soffermarci sul mercato. Nessuno vuole retrocedere, tra qualche giorno vi daremo maggiori informazioni".
Che promessa si sente di fare alla tifoseria?
"Quando parlo di discontinuità mi riferisco al nuovo modo di vivere la passione per la Salernitana. Sono neofita di questo mondo, non sarò mai assertivo e non ho nessuna ricetta magica. Qualora dovessi commettere qualche errore sono sempre pronto a migliorare, a mettermi in discussione e a chiedere scusa. Il calcio è uno spettacolo, ma è un qualcosa che entra nelle famiglie. Si crea la discussione serale davanti al camino, dà calore umano e non è certo una industria asettica. Un presidente non può mai dire 'la squadra è mia', è un danno enorme nei confronti del club che crea disaffezione e svuota gli stadi. E non è nemmeno una mossa intelligente sotto il profilo economico. Io cercherò di non commettere questi errori, voglio che i tifosi si avvicinino alla Salernitana portando avanti un progetto di cui andare fieri. Vi chiedo soltanto di avere un po' di pazienza, faremo tutto il possibile per mantenere la categoria ma soprattutto per garantire un futuro straordinario ad una piazza di livello assoluto".
Che tipo di contratto firmerà Sabatini?
"Faremo due tipi di contratto: uno ufficiale, uno in stile gentlemen agreement. Ci siamo parlati con chiarezza, sin dal primo minuto del nostro confronto. Il calcio è una industria professionale, in cui i risultati calcistici dipendono da tantissimi fattori. Un discorso è retrocedere in serie B senza collezionare punti, un altro è sfiorare la salvezza e poter ripartire a testa altissima sin dal giorno dopo. A me non piace perdere le sfide, proprio per questo ci concentriamo sull'immediatezza. La priorità, sul lato meramente sportivo, è mantenere la categoria. Poi ci rivedremo a giugno e faremo il punto della situazione".
Possiamo aspettarci un colpo di scena in questo calciomercato?
"Messi, senza dubbio. L'effetto 'wow' piace anche a me. Io voglio investire, non gettare soldi. Prendere le figurine non mi interessa, preferisco acquistare un giovane bravo che possa portare entusiasmo, freschezza e qualità in casa Salernitana. Il cuore oltre il portafoglio. Io ho una visione diversa: il mio sogno è spendere in infrastrutture, tanto per rendere l'idea. È chiaro che il 31 il mercato chiude e ci dobbiamo muovere, ripeto quanto detto prima: a breve parlerò con Iervolino, posso dirvi però che c'è totale condivisione".
Tanti tifosi sognano il restyling del Vestuti...
"Ci sarà uno sportello d'ascolto, prenderemo in considerazione tutte le proposte. Faremo tante cose, il cambio di rotta si vedrà proprio in questo tipo di collaborazione".
Lei parla di progetto giovani, in rosa però c'è Ribery. Che idea si è fatto?
"Non è il futuro della Salernitana. Un calciatore di 38 anni lo capisce bene. Ma, da qui a fine campionato, è fondamentale e lo immagino con noi anche il prossimo anno. Lo adoro. Ha carisma, ha vinto, sa dettare i tempi di gioco e punteremo su di lui. Non mi vedrete mai interferire con le idee dell'allenatore e del direttore sportivo, sia chiaro, ma personalmente lo ritengo un buon innesto. Ha garantito una vetrina di rilievo alla città di Salerno, secondo me farà la differenza".
Che mercato dobbiamo aspettarci?
"Il calcio è spettacolo, siamo qui perché c'è lo spettacolo. Questo passa dai calciatori e dall'allenatore. Aver preso Sabatini è un grande colpo, il vero colpo. Secondo me lui ha tutte le frecce per poter pensare realisticamente di restare in Serie A. Ci credo fortemente ad un suo scouting".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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