Cosa cambierà nell'Atalanta della prossima stagione? Al momento è praticamente impossibile dirlo. Perché se è vero che Giovanni Sartori non farà più parte del club nerazzurro - è arrivato al suo posto Lee Congerton, ma come "italiano" dovrebbe sostituirlo Tony D'Amico dell'Hellas Verona - dopo sette anni, dall'altro tutto è abbastanza nebuloso. Maggio sarà un mese decisivo perché oltre a capire quale coppa giocherà l'Atalanta, se l'Europa League o la Conference League (oppure nessuna delle due, arrivando ottava in classifica), ci sarà la solita riunione fra Gasperini e la proprietà. I motivi di attrito ci sono da una parte e dall'altra, anche se negli anni si è sempre trovata la giusta via per continuare insieme. Bisognerà capire se continuerà anche nella prossima estate, anche se i cambi di panchina sono pochi e Gasp ha un contratto fino al 2025.

Da capire se cambierà qualcosa nei quadri dirigenziali, anche se Umberto Marino - direttore generale - traballa, mentre i Percassi dovrebbero essere la garanzia che non molto verrà modificato. Ovviamente gli americani hanno preso l'Atalanta per migliorarla ma non per stravolgerla nella mentalità, anche per riuscire a produrre utili. Certo, parlare di salvezza con un multimiliardario come Stephen Pagliuca sarà più difficile. Il primo ciclo Gasperini è al tramonto, bisognerà vedere quale sarà l'idea della nuova proprietà per l'eventuale secondo.

E dipenderà molto anche da cosa farà con il Chelsea, situazione in divenire e che i dubbi verranno sciolti. Infine i giocatori: molti vorrebbero cambiare aria, non tanto perché l'Europa sembra più lontana, ma anche per una fisiologica voglia di cambiare, come ha fatto Gosens a gennaio. Non sarà una rivoluzione, ma certo un rinnovamento. A ora, però, impossibile da prevedere se non a grandi linee.

Sezione: Zingonia / Data: Gio 21 aprile 2022 alle 09:45 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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