L'Atalanta torna a vincere, Maldini non basta al Monza. Gasp: "Vincenti solo col titolo? Idiozia"

Il gol e il palo di Daniel Maldini, grande protagonista nel finale all'arma bianca del Monza, non bastano ai brianzoli per evitare la sconfitta tra le mura amiche. Passa l'Atalanta, che dopo l'impresa col Liverpool si tuffa sul campionato nel migliore dei modi e supera col risultato di 2-1 la formazione guidata da Raffaele Palladino. È un successo che smonta ulteriormente le speranze europee del Monza e rilancia quelle di Champions League della Dea, ora a ridosso del duo Roma-Bologna, che nelle prossime ore sarà protagonista dello scontro diretto.

Il solito CdK, Touré sfrutta l'opportunità. Nei padroni di casa, pochi dubbi: il migliore è il figlio di Paolo, che dà senso e luce a una prova abbastanza abulica sotto gli occhi di Galliani in tribuna. Nelle fila orobiche, 7 a tutto il tridente offensivo, con menzione d'onore per El Bilal Touré che all'esordio da titolare ha trovato la seconda rete in questo campionato.

Le parole dei due allenatori. Proprio Palladino non è d'accordo con chi ha visto un Monza in difficoltà: "Mi dispiace tanto perdere ma contro una grande Atalanta il Monza ha fatto una grande partita. Bene i subentranti, nella ripresa siamo riusciti a metterli in difficoltà - spiega in conferenza stampa - Zerbin addirittura ha finito come terzino, ha fatto una grande partite. E sono contento perché se lo merita. Daniel Maldini è riuscito a strappare la partita da subentrante, ora deve capire che può farlo e deve farlo anche dall’inizio perché ha le possibilità per incidere”. Gian Piero Gasperini va oltre una chiusura non entusiasmante: "Indubbiamente il finale non è stato dei migliori a differenza di una partita giocata bene. Buone risposte da tutti, sopratutto dagli attaccanti. Eravamo in controllo ma, come spesso ci succede, negli ultimi 10 minuti abbiamo rischiato di buttare via tutto - analizza il tecnico della Dea, che poi risponde così a chi gli chiede se si è vincenti solo con un titolo - ma no, è un'idiozia, è come se chiedessi a un giornalista non sei direttore? Allora sei perdente? Bisogna raggiungere ognuno i propri traguardi, se no nella vita saremmo tutti perdenti e non funziona così. Mi ritengo fortunato per quanto fatto nelle varie piazze in cui sono stato".