Supermario Pasalic, il cuore croato dell'Atalanta che ha conquistato Bergamo

Mario Pasalic rappresenta una delle colonne portanti dell'Atalanta, essendosi distinto come uno dei centrocampisti più prolifici della Serie A. La sua carriera, iniziata nella soleggiata Dalmazia con l'Hajduk Spalato, lo ha visto attraversare l'Europa in gioventù, con tappe in club prestigiosi come Elche, Monaco, Milan e Spartak Mosca, grazie all'interesse del Chelsea. Tuttavia, è a Bergamo che Pasalic ha trovato la sua vera casa calcistica, consolidandosi come elemento chiave del gioco di Gasperini.

IL MATURARE DI UN TALENTO
Oggi, a 29 anni, Pasalic - ripercorre L'Eco di Bergamo - vive il pieno della sua maturazione calcistica. Il suo percorso lo ha visto evolversi da promettente giovane a veterano affidabile, uno che conosce i segreti del gol quasi quanto un attaccante. Il suo apporto all'Atalanta è stato decisivo, tanto da renderlo il centrocampista con il maggior numero di reti segnate nelle ultime sei stagioni di Serie A, un traguardo non da poco in una squadra che punta sempre più in alto.

UN RECORD DA INCORNICIARE
Pasalic non solo brilla in Italia ma ha anche lasciato il segno in campo internazionale, diventando l'unico giocatore di un club italiano ad aver segnato sia al Manchester City che al Manchester United. La sua importanza si estende anche alla nazionale croata, dove gioca accanto a campioni del calibro di Modric, Brozovic e Kovacic, dimostrando la sua versatilità e il suo spirito combattivo.

ASPETTANDO IL BIG MATCH
La prossima sfida contro il Milan si preannuncia come un palcoscenico ideale per Pasalic, l'ex più atteso, in un incontro che potrebbe dimostrare ancora una volta il suo valore cruciale per l'Atalanta. La sua storia, da viaggiatore incansabile a eroe nerazzurro, è un inno alla perseveranza e alla dedizione, qualità che rendono Mario Pasalic un vero SuperMario nel panorama calcistico attuale.

Mario Pasalic incarna l'essenza dell'Atalanta: grinta, talento e un cuore che batte forte per i colori nerazzurri. La sua storia è un promemoria che nel calcio, come nella vita, la destinazione finale vale ogni passo del viaggio.