L'avvocato Cesare di Cintio solleva dubbi sulla proposta di una nuova agenzia di controllo finanziario nel mondo dello sport attraverso un post pubblicato sul suo account ufficiale Instagram

Il mondo dello sport professionistico italiano si trova di fronte a una nuova sfida normativa. L'avvocato bergamasco ha espresso la sua contrarietà in termini molto chiari: "Un'agenzia di controllo governativa indipendente, che prenda il posto della Covisoc e controlli i bilanci dei club e il rispetto dei parametri degli equilibri finanziari necessari per l'iscrizione delle società. La proposta che arriva dal Governo mi lascia interdetto."

QUESTIONI LEGALI E AUTONOMIA SPORTIVA
L'avvocato mette in luce una problematica normativa significativa. La legge 280/2003 e il Decreto Legislativo 36/21, ovvero la "Riforma dello Sport", tutelano l'autonomia delle federazioni sportive in linea con le direttive del Comitato Olimpico Internazionale, dettagliando: "La legge 280/2003, art. 1, riconosce e favorisce l’autonomia dell’ordinamento sportivo nazionale quale articolazione dell’ordinamento sportivo internazionalmente facente capo al Comitato Olimpico Internazionale".

PRECEDENTI E PERICOLI
Rievocando un caso passato in cui un simile intervento governativo minacciò l'autonomia del CONI e rischiò di compromettere la partecipazione italiana alle Olimpiadi, l'avvocato richiama l'attenzione sull'importanza di mantenere l'indipendenza del settore: "Non dimentichiamoci di quanto successo in occasione di un provvedimento governativo che minava l'autonomia del Coni: il provvedimento fu ritirato, poiché aveva messo in pericolo la partecipazione dell’Italia alle Olimpiadi."

SOSTENIBILITÀ ECONOMICA E SUPPORTO GOVERNATIVO
L'avvocato Di Cintio, inoltre, critica poi la mancanza di supporto economico adeguato allo sport, paragonando i ristori ricevuti a quelli del mondo dello spettacolo durante il Covid e sottolineando la riduzione dei benefici economici: "L’industria dello sport professionistico non è economicamente sostenibile. Ma questo tema è stato ignorato dalla politica stessa come dimostrato da: gli insufficienti ristori durante il Covid (gli stessi dati al mondo dello spettacolo, ndr); l'addio ai benefici del Decreto Crescita; gli insufficienti aiuti per la rimodernizzazione degli impianti; la non partecipazione ai ricavi derivanti dalle scommesse."

UN SENTIMENTO CONDIVISO
Di Cintio chiude la sua riflessione con un commento amaro sulla percezione dello sport nel paese, sottolineando come il settore venga valorizzato solo in momenti di successo internazionale ma trascurato in altri aspetti fondamentali: "Insomma, lo Sport è orgoglio nazionale quando arrivano i trionfi (Europei di Calcio e Olimpiadi, ad esempio). Per il resto è una struttura abbandonata a se stessa. Per questo l'ingerenza di oggi lascia l'amaro in bocca ed è riuscita nell’impossibile di mettere d'accordo tutti: Figc, Coni, Presidenti, Leghe."

Le preoccupazioni espresse da Cesare di Cintio riguardo alla nuova proposta di controllo governativo nel settore dello sport sono tangibili, evidenziando le possibili implicazioni legali e le criticità in termini di supporto economico e autonomia organizzativa.

Sezione: Altre news / Data: Mer 08 maggio 2024 alle 09:30 / Fonte: https://www.instagram.com/avv_cesare_di_cintio/
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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