Nel nuovo Manchester United di Erik ten Hag difficilmente ci sarà posto per Cristiano Ronaldo. In verità il futuro di CR7 sarebbe stato in bilico a prescindere, per le frizioni con il traghettatore Rangnick, per le interviste rilasciate nelle quali ammette di non aver cambiato squadra per ambire al sesto posto in classifica e perché, con una squadra che dovrà necessariamente rifondare, mettendo in preventivo la possibilità di uno-due anni di digiuno, un giocatore di 37 anni e con l'ambizione ancora di vincere la Champions una permanenza non è contemplabile.

LA FILOSOFIA AJAX E IL GIOCO CORALE - Erik ten Hag ha avuto un enorme merito all'Ajax e non è solo quello di averlo riportato sul tetto d'Olanda, ma di avergli ridato l'identità Ajax, giocando un calcio veloce, corale, bello a vedersi come non succedeva da troppo tempo. Un tecnico che si è affidato a un gruppo giovane con qualche chioccia per reparto (Blind, Schone, Tadic per ricordare l'edizione 2018/19) e dove il concetto di gioco di squadra è fondamentale e di fatto incompatibile con un fuoriclasse come Cristiano Ronaldo che per status, caratteristiche ed età è un accentratore di gioco e non collocabile in uno spartito.

UN ADDIO SCRITTO - E per quanto ancora oggi sia il giocatore più importante, quello che a suon di triplette tiene in vita i red devils nella corsa alla Champions, la sua figura è troppo ingombrante per un progetto che deve partire da zero. E se ciò si aggiunge all'insoddisfazione dello stesso giocatore da tempi non sospetti è veramente difficile immaginare un proseguimento di carriera del fuoriclasse portoghese a Old Trafford.

Sezione: Calcio Estero / Data: Gio 21 aprile 2022 alle 17:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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