Un ritorno in campo dopo oltre un anno: Genoa-Hellas Verona 3-0, ultima giornata del campionato 2019-20. Domani a San Siro Boris Radunovic, portiere classe 1996 di Belgrado, tornerà a vestire una maglia da titolare in Serie A e lo farà con il Cagliari, per sostituire l'infortunato Alessio Cragno. Distrazione di primo grado al muscolo ileopsoas della coscia destra per l'estremo difensore fiorentino, che resterà ai box per una ventina di giorni. E contro il Milan sarà il turno dell'ex Verona e Atalanta, giunto in rossoblù durante l'estate a sostituire Guglielmo Vicario, passato in prestito all'Empoli. "Con Boris siamo in buone e grandi mani, è una bestia (ride, ndr): è un ragazzo stupendo e di tanta personalità. Anche se ci dispiace perdere Cragno, con Radunovic siamo sereni", ha detto capitan Joao Pedro ai microfoni di Radiolina, mostrando fiducia nel 25enne serbo che contro i rossoneri farà il suo debutto con la maglia del Cagliari, fin qui indossata soltanto nelle amichevoli precampionato. Una carriera fin qui non ancora sbocciata per lui, anche a causa di un grave infortunio al legamento crociato, avvenuto nel 2018-19 quando Radunovic vestiva la maglia della Cremonese: era la stagione della consacrazione per lui, reduce da due annate da titolare tra i cadetti con le maglie di Salernitana e Avellino.

Poi il passaggio all'Hellas Verona con Juric in panchina, che lo ha schierato in tre occasioni nella stagione funestata dal Covid, prima del ritorno a Bergamo dove però non ha trovato spazio. E in estate l'idea Cagliari, a titolo definitivo: un'operazione di mercato "creativa", come ripetuto sia dal patron Giulini che dal direttore sportivo Capozucca, che ha consentito a Radunovic di trovare spazio da secondo e al club rossoblù di chiudere un'operazione utile a cifre contenute. Ora è arrivato l'infortunio di Cragno che permetterà al 25enne di Belgrado di esordire con la nuova maglia e dimostrare la bontà del suo acquisto dall'Atalanta. David Dei, che lo ha allenato a Cremona, di lui ha detto: "È un portiere bravo con i piedi, un’ottima presenza tra i pali, non molto pulito tecnicamente. Dal punto di vista mentale è meglio rompere il ghiaccio a San Siro, sarebbe stato molto peggio secondo me esordire alla Unipol Domus contro una diretta concorrente, quando magari la prima palla ti arriva dopo 50 minuti e devi farti trovare pronto". Domani per Radunovic sarà la prova della verità: in attesa di capire quanto durerà l'assenza di Cragno, starà all'ex Atalanta e Verona dimostrare di essere all'altezza della situazione.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Sab 28 agosto 2021 alle 11:08
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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