A Zingonia arriva il futuro del calcio: l’Atalanta testa la palestra mobile di TecnoBody

Un camion attrezzato con robotica, intelligenza artificiale e sensori all’avanguardia parcheggiato nel cuore di Zingonia. Non si tratta di fantascienza, ma della realtà vissuta in prima persona dalle squadre Under 17 e Under 16 dell’Atalanta che, per due giornate, hanno potuto sperimentare il laboratorio mobile di TecnoBody, partner tecnologico della società nerazzurra. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

TEST E TECNOLOGIA - All’interno del truck, autentico gioiello itinerante, i giovani talenti atalantini hanno affrontato specifici test prestazionali sotto gli occhi vigili di esperti del settore clinico di TecnoBody. Grazie a sistemi avanzati per il monitoraggio del movimento e analisi dettagliate delle capacità motorie, ogni atleta ha ricevuto una valutazione approfondita, utile a individuare margini di miglioramento e ottimizzare le performance future.

INNOVAZIONE AL SERVIZIO DEI GIOVANI - La partnership tra Atalanta e TecnoBody punta non soltanto a massimizzare i risultati sportivi, ma a radicare una cultura di prevenzione e consapevolezza fisica fin dai settori giovanili. Una visione condivisa da Stefano Marcandelli, fondatore dell’azienda di Dalmine che dal 1994 coniuga innovazione e passione per l’anatomia, la riabilitazione e il miglioramento atletico.

UN LABORATORIO SEMPRE A DISPOSIZIONE - Oltre alla palestra mobile, TecnoBody supporta costantemente l’Atalanta con il TecnoBody Lab, spazio fisso presente all’Accademia Mino Favini del Centro Sportivo Bortolotti. Qui gli atleti delle giovanili nerazzurre svolgono regolarmente sessioni di allenamento personalizzate, con dati e analisi precise che diventano patrimonio strategico per il club bergamasco.

UN MODELLO DA SEGUIRE - Il progetto di TecnoBody e Atalanta rappresenta un modello virtuoso, un esempio concreto di come tecnologia e sport possano integrarsi per ottenere il meglio da ogni atleta. E i risultati ottenuti da questo laboratorio in movimento sono destinati a lasciare il segno, non solo sui campi di Zingonia, ma sul futuro stesso del calcio italiano.

Una rivoluzione destinata a cambiare radicalmente il modo di preparare e valorizzare i campioni di domani.