Ivan Juric e Francesco Modesto. Due storie che si incontrano, si intrecciano e tornano inevitabilmente a sovrapporsi sui campi di Zingonia. Il primo guiderà la prima squadra, chiamato a raccogliere l’eredità pesante di Gian Piero Gasperini, il secondo continuerà a far maturare i talenti dell’Under 23. Due ruoli diversi, un legame speciale che si rafforza e una continuità tecnica ed emotiva che non può passare inosservata.

DAL CAMPO ALLA PANCHINA - Il rapporto tra Juric e Modesto è segnato da momenti importanti, prima da compagni di squadra al Genoa, dal 2008 al 2010, e poi con Juric sulla panchina e Modesto in campo a Crotone, nella stagione 2015-16. Un percorso segnato da stima reciproca, fiducia e condivisione di idee, oggi ritrovato e rivitalizzato con nuove ambizioni in nerazzurro.

LA FILOSOFIA DI JURIC - Modesto è cresciuto molto accanto a Juric, assorbendone l’impostazione tattica aggressiva e verticale, quella che lo stesso Juric ha ereditato dal suo storico maestro Gasperini. Un filo diretto che parte dalle idee chiare, dai concetti semplici e intensi, dal gioco dinamico e coraggioso. Una trasmissione continua di valori e modelli calcistici destinati a incidere fortemente sull’identità dell’Atalanta che verrà.

CONTINUITÀ E FUTURO - Ritrovare un maestro al proprio fianco significa poter contare su riferimenti certi, e per Modesto il ritorno di Juric rappresenta una grande occasione di crescita professionale e personale. L’Atalanta punta con forza sulla continuità di pensiero, sulla valorizzazione dei giovani e sul rafforzamento dell’identità comune fra prima squadra e settore giovanile.

La nuova Atalanta riparte così, con il gioco delle coppie a Zingonia, più convinta e forte di prima. Un legame speciale, garanzia per un futuro all’altezza delle ambizioni nerazzurre.

© foto di TuttoAtalanta.com
Sezione: Zingonia / Data: Dom 15 giugno 2025 alle 07:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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