Addio a Celeste Pin: il calcio piange la bandiera della Fiorentina

Il mondo del calcio è sconvolto dalla tragica scomparsa di Celeste Pin, ex calciatore e autentica bandiera della Fiorentina. L'ex difensore viola si è spento oggi all'età di 64 anni nella sua abitazione fiorentina: secondo quanto riportato dal Corriere Fiorentino, si sarebbe tolto la vita. A dare l'allarme è stato un familiare, preoccupato per non riuscire più a contattarlo.

UNA CARRIERA INDIMENTICABILE - Celeste Pin era stato per anni un punto di riferimento della Fiorentina degli anni Ottanta, squadra con cui aveva disputato anche la storica finale di Coppa UEFA 1989-1990, persa contro la Juventus. Cresciuto calcisticamente nel Perugia, Pin ha vestito anche le maglie di Verona e Siena, concludendo proprio in bianconero la sua lunga carriera agonistica.

SEMPRE LEGATO AL CALCIO - Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, Celeste non aveva mai abbandonato il calcio, dedicandosi con passione e dedizione ai settori giovanili, in particolare ai più piccoli. Negli ultimi tempi era impegnato con la scuola calcio del Club Sportivo di Firenze, contribuendo alla crescita e alla formazione di numerosi giovani talenti.

IMPRENDITORE E COMUNICATORE - Oltre al calcio, Celeste Pin aveva costruito una brillante carriera nel settore immobiliare, confermandosi professionista apprezzato anche lontano dai campi. Negli ultimi anni aveva collaborato attivamente con la redazione di Tuttomercatoweb.com e TMW Radio, dove aveva saputo distinguersi per competenza e umanità.

CORDOGLIO E COMMOSSA RICORDANZA - In queste ore sono numerosi i messaggi di cordoglio e vicinanza alla famiglia di Celeste Pin, provenienti da tutto il mondo dello sport, dal pubblico e dalle istituzioni calcistiche. Tutti lo ricordano non soltanto come atleta di grande valore ma soprattutto come persona autentica e generosa, capace di lasciare un segno indelebile in chi l’ha conosciuto.

TuttoAtalanta.com si stringe attorno ai familiari e agli amici di Celeste Pin, un uomo che con il suo talento, la sua professionalità e la sua sensibilità ha saputo conquistare il cuore di tifosi, colleghi e appassionati. Il calcio oggi è più povero senza di lui.