Cristian Chivu comincia il suo cammino da allenatore dell’Inter senza vittorie. A Pasadena, nel prestigioso Rose Bowl, i nerazzurri non vanno oltre l'1-1 contro il Monterrey, un risultato che lascia l'amaro in bocca per il dominio nel possesso palla non concretizzato in reti. L’argentino Lautaro Martinez rimedia parzialmente allo svantaggio firmato da Sergio Ramos, ma il successo che avrebbe regalato la vetta del girone e un premio di 1,8 milioni di euro sfugge ai nerazzurri.

RAMOS FA MALE - La partita si complica già nel primo tempo, nonostante l’Inter governi il gioco. Al 25’, infatti, su un angolo regalato ingenuamente da Bastoni, Sergio Ramos salta più in alto di Acerbi e sorprende Sommer con una testata potente e precisa. È il primo affondo messicano, ed è subito fatale per i nerazzurri.

LAUTARO CI METTE UNA PEZZA - Dopo alcune chance fallite clamorosamente, prima da Darmian e poi da Esposito (miracolo di Andrada sul tiro da breve distanza), l'Inter reagisce nel finale della prima frazione. La svolta arriva al 41’ grazie a uno schema ben orchestrato su punizione: Asllani tocca per Carlos Augusto che libera Lautaro Martinez, freddo nel firmare l'1-1 e tenere viva la gara.

CAMBI SENZA SVOLTA - La ripresa si apre con lo stesso canovaccio tattico. L’Inter preme, costruisce, ma non sfonda. Chivu prova a smuovere la situazione inserendo Luis Henrique e Thuram, poi Sucic e Dimarco, passando anche dal 3-5-2 al 3-4-2-1, con Lautaro più arretrato. La soluzione sembra portare qualche beneficio, ma il gol della possibile doppietta del Toro è annullato per fuorigioco.

BRIVIDI MESSICANI - Il Monterrey non resta a guardare e, con alcune ripartenze velenose, spaventa Sommer, salvato dal palo sulla conclusione insidiosa dell’ex talento madridista Canales e dalla scarsa freddezza sotto porta di Berterame. Nel finale, Deossa sfiora addirittura il colpaccio, ma il suo tiro finisce fuori di pochissimo.

ORA SERVE REAGIRE - Finisce così 1-1, con l'Inter di Chivu costretta subito a inseguire nel girone, rimandando il rilancio dopo la delusione di Champions League. Il tecnico rumeno dovrà lavorare rapidamente per trasformare una squadra che, per ora, ha mostrato poco di nuovo rispetto all'era Inzaghi. Lautaro, almeno lui, c’è sempre. Ma non può bastare solo il Toro per riportare i nerazzurri al vertice.

IL TABELLINO 

Monterrey-Inter 1-1 
25' Sergio Ramos (M), 41' Lautaro (I)

MONTERREY (4-3-3): Andrada; Medina, Sergio Ramos, Guzman; Chavez (58' Aguirre), Rodriguez, Torres (58 Deossa), Arteaga; Canales (89' Rojas), Ocampos (89' Cortizo); Berterame (76' Ambriz)
A disposizione: Cardenas, Alvarado, Rojas, Corona, Gonzalez, Reyes, Sanchez, De la Rosa, Leone, Moxica, Fimbres.
All. Torrent. 

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard  (59' Luis Henrique), Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella, Asllani (69' Sucic), Mkhitaryan (78' Zalewski), Carlos Augusto (69' Dimarco); S. Esposito (59' Thuram), Lautaro.
A disposizione: Di Gennaro, J. Martinez, Calligaris, De Vrij, Palacios, Carboni, Re Cecconi, De Pieri, Berenbruch, Cocchi.
All. Chivu. 

Arbitro: Sampaio (BRA)
NOTE: Ammoniti: Rodriguez (M), Asllani (I), Barella (I)

Sezione: FIFA Club World Cup 25 / Data: Mer 18 giugno 2025 alle 05:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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