Se c'è un mondo dove regna la meritocrazia, allora, quel mondo è il calcio. Qui non esistono raccomandazioni. Se sei forte vai in campo e giochi, se sei una pippa non c'è procuratore che tenga. Quasi sempre. Perché se sei un calciatore valido ma non un fenomeno, un procuratore capace alla spalle ti può cambiare una carriera. Questa categoria presto finirà nell'occhio del ciclone. La settimana scorsa, in poche righe, abbiamo preannunciato che entro due mesi la Guardia di Finanza andrà a bussare alla porta di qualcuno di questi. C'è chi risiede all'Estero ma lavora in Italia (e noi paghiamo le tasse...) e chi invece all'Estero preferisce far risiedere direttamente i Conti Correnti. Una volta Lugano era la meta più ambita con codici cifrati e prestanomi, oggi va di moda Montecarlo e/o qualche Paese più lontano. Gli unici veri ricchi nel calcio sono quelli che danno un calcio al pallone e chi cura gli affari degli stessi. Poi i Direttori Sportivi sono diventati più ricchi dei Presidenti, divenuti i veri poveri del sistema. Ci sono piazze prestigiose che stanno per saltare in aria come un tappo di champagne ma una vittoria distoglie l'attenzione e, allora, via con la polvere sotto il tappeto. Due società (gloriose) di serie A e un top club di B sono messe malissimo ma oggi è meglio non parlarne. Tutte queste squadre occupano un'ottima posizione di classifica. In estate hanno speso tantissimo, altri invece hanno il Presidente amico del migliore degli amici e tirano avanti. Dicevamo dei procuratori. Non perdete la speranza: se oggi fai il pizzaiolo o camerire, tra 10 anni puoi diventare un noto Agente Fifa. Basta portare la giusta valigetta. Fanno in migliaia l'esame per diventare Agenti, molti lo passano ma sono disoccupati che pagano un bollo. Lavorano in 30, in 20 sono ricchi, in 10 sono quelli bravi. La storia l'hanno fatta Antonio Caliendo, oggi Proprietario del Modena, Giovanni Branchini, l'uomo al quale va detto grazie per averci regalato Ronaldo in Italia, Ernesto Bronzetti, fino a quando ha fatto gli interessi dei calciatori e non quelli del singolo club. Oggi i procuratori costruiscono le squadre, assistono ufficiosamente gli allenatori e molti di loro sono più bravi degli stessi Direttori Sportivi. Molti sono, anche, finiti. Gli Avvocati possono fare lo stesso lavoro del procuratore con la possibilità di fare tutto secondo la legge e la grande eccezione di poter assistere un allenatore. Volete i nomi dei migliori 10 in Italia? Ecco un pò di consigli per i calciatori che spesso si fanno rovinare le carriere da facili promesse.
Negli ultimi anni, al primo posto, è salito alla ribalta l'Avvocato Giuseppe Bozzo, partito da Cosenza e arrivato fino a Madrid. Ha "utilizzato" l'amicizia con Cassano per prendere tutti i migliori. Chi va con Bozzo sa che può trovare squadra anche se non gioca da un anno.
Strappa contratti faraonici e ha ottimi rapporti con l'Inter. Ha piazzato Mazzarri all'Inter, infinocchiando uno come De Laurentiis che spesso invece incastra i procuratori. Aveva mandato Gilardino al Toronto, Gila però è uno indeciso anche quando deve indossare un paio di scarpe e si è affidato a Marronaro che, con tutto il bene del mondo, non è Beppe Bozzo. L'avvocato di Cosenza, perso Gilardino, ha preso Borriello. Certo, Avvocato, anche Lei se li cerca con la lanterna. Una volta regnava Tullio Tinti. Regna ancora ma dietro le quinte perchè ha avuto dei problemi nell'ultimo periodo. Comanda, eccome, ma non rientra nella lista dei migliori 10. Andrea D'Amico è l'agente del presente e del futuro. Alle sue spalle c'è il fratello Alessandro che non compare ma lavora benissimo, cresciuto all'ombra del grande Pasqualin oggi vanta eccellenti rapporti con i Presidenti ed è il miglior agente italiano che lavora con i russi. Bocchetti e Criscito, bravi ma non fenomeni, sono diventati plurimiliardari grazie a D'Amico. Non compare, resta spesso in silenzio ma è un grandissimo conoscitore di calcio, Claudio Vagheggi. Tra i primi tre procuratori italiani. Le società fanno spesso affari con lui perchè non propone mai mezzi calciatori e fa diventare ricche le società con le plusvalenze. Vagheggi vede i giovani prima degli altri, ha una rete pazzesca in Sudamerica e in fase di trattativa fa sempre rispettare la sua parola. Se un calciatore va con Vagheggi fa carriera e diventa ricco. Ha un solo difetto: comunica poco con la stampa! Da anni, Vagheggi, è una risorsa per il sistema calcio italiano. Nella top ten non può mancare Alessandro Moggi. Una volta era considerato il figlio di... "M"Oggi, a distanza di 8 anni, possiamo dire che l'uscita dal calcio del padre è stata la sua fortuna. Ha dimostrato che può camminare con le sue gambe e che i calciatori forti vanno con lui perchè fa sempre gli interessi del calciatore.
Ottime intuizioni e senso degli affari. Lo hanno preso spesso di mira ma ogni volta ne è uscito fortificato. Immobile e Lodi sono usciti dall'imbuto grazie alle sue conoscenze. Allegri ha stretti contatti con Moggi nonostante abbia allenato per 4 anni il Milan e a Galliani quel cognome non andava proprio benissimo. E' giovane e ha talento. Se fosse stato il classico "figlio di papà" non lo avremmo neanche menzionato. Vi diamo anche nomi nuovi; tranquilli, non li prendiamo nè autisti nè camerieri. Un ex calciatore, ne parlano benissimo e lavora con Silvio Pagliari: Michelangelo Minieri. Ha un occhio particolare per i giovani. Sempre sulla scia dei ragazzi cresce bene l'ex portiere del Novara, Fontana, collaboratore dei fratelli Pastorello. Inseriamo lui e non Pastorello nella top ten, altrimenti saremmo banali e retorici. Non premiamo volutamente Mino Raiola perchè le pizze rischiano sempre di più di bruciarsi nel forno a legna e di... legnate ne sta prendendo già tante. Sta lentamente finendo l'effetto Raiola. Ha provato a soffiare Verratti a Di Campli ma il centrocampista del Psg è uno dei pochi rimasti ad avere un minimo senso di riconoscenza. A proposito di Di Campli, anche lui merita una citazione e un posto nella lista dei procuratori emergenti. Ha avuto il merito di saper far crescere Verratti ed è cresciuto con lui. Sansone ha cambiato barca ed è affondato alla prima mareggiata. Uno strappo alla regola: non è italiano ma, ormai, lo consideriamo tale. Tra i top Agenti inseriamo anche Jorge Cysterpiller. I migliori argentini arrivano tutti dalla sua scuderia. Ultimamente lavora meno con la serie A perchè i suoi Direttori Sportivi di riferimento sono fermi ai box. Diventato ricco grazie al calcio, però, ha anche dato tantissimi talenti all'Italia. Potremmo inserire anche Cosentino tra i migliori procuratori ma c'è un problema, anzi due. Non è italiano, se non per le radici, e non fa più il procuratore, anche se questo concetto non lo ha ancora ben capito il Presidente del Catania, Pulvirenti. Premiamo un altro "ex figlio di Papà": Davide Lippi. Inizialmente poteva sembrare spocchioso ed arrogante, con il tempo è maturato e anche la sua società ne ha tratto beneficio.
Oggi gestisce tantissimi calciatori ma anche la loro immagine; produce degli utili e si è costruito un futuro senza dover più dire: sono il figlio di quello che vi ha fatto vincere un Mondiale in piena guerra. Ne manca uno: se avesse fatto ancora il procuratore non avremmo avuto dubbi ad inserire Stefano Antonelli, oggi Direttore Sportivo del Siena. Fece la guerra alla vecchia Gea. Antonelli è uno dei migliori e se prima faceva gli interessi dei calciatori, oggi fa gli interessi dei Presidenti. Se il Siena non è morto, va a lui un grazie particolare della Monte Paschi. Un altro esempio: Imborgia. Oggi ottimo dirigente, ex Parma. Ci manca un nome: alla carriera e alla lealtà, all'educazione e alla serietà, all'onestà intellettuale: il nostro decimo è l'Avvocato, Dario Canovi... Perchè ogni tanto serve anche essere Signori, in questo fantastico mondo del C...o (calcio)
Autore: Twitter @tuttoatalanta / Twitter: @tuttoatalanta
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