Il calcio africano, per decenni promessa eterna del panorama mondiale, continua a offrire gioielli spesso grezzi ma di valore indiscutibile. Proprio per approfondire il profilo di Kamaldeen Sulemana, ormai prossimo a diventare ufficialmente nerazzurro, L'Eco di Bergamo ha raggiunto Vincenzo Lacerenza, esperto del calcio del Continente Nero e firma autorevole di Gazzetta dello Sport, Il Fatto Quotidiano e Nigrizia.

IDENTIKIT TECNICO - «Sulemana è un’ala esplosiva, un autentico specialista del dribbling – spiega Lacerenza –. Ama puntare il diretto avversario, sfruttando velocità e cambi di direzione rapidissimi. Un giocatore creativo, capace di spaccare le partite in campo aperto». Tuttavia, il ragazzo deve migliorare nelle decisioni in campo per compiere il salto definitivo verso la maturità.

COLLOCAZIONE TATTICA CON JURIC - L’esperto sottolinea come nel sistema tattico di Juric, prevalentemente 3-4-2-1 o 3-4-3, il talento ghanese possa inserirsi con naturalezza: «Le sue qualità nel saltare l'uomo possono rivelarsi decisive contro squadre compatte e difensive. Dovrà però adattarsi velocemente ai compiti difensivi e all'intensità richiesta dal tecnico croato, aspetto cruciale per avere continuità».

UNA POSSIBILE "ARMA" A GARA IN CORSO - Interessante la riflessione di Lacerenza su un possibile utilizzo del ghanese soprattutto a partita in corso: «Quando le difese avversarie perdono compattezza, Sulemana può diventare davvero letale. La sua esplosività e rapidità sono armi micidiali contro squadre stanche e allungate, condizioni ideali per esaltare al massimo il suo potenziale».

RISCHIO ADATTAMENTO - Il calcio italiano, però, rappresenta una sfida complicata per giocatori con caratteristiche simili: «Molti dribblatori puri hanno faticato in Serie A – evidenzia Lacerenza –, perché da noi il duello individuale richiede non solo tecnica ma anche forza fisica e velocità di pensiero. Il rischio, se non completerà il proprio bagaglio tattico, è che resti un giocatore da “highlights”, incapace di incidere con costanza».

OCCASIONE DI RISCATTO - Nonostante il talento, Sulemana non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale tra Ligue 1 e Premier League. Lacerenza conferma: «Era atteso a una definitiva consacrazione che non c’è stata, pagando forse l’eccessiva pressione e l’adattamento non ottimale a campionati più competitivi. Tuttavia, l'Atalanta può essere il contesto giusto per la sua esplosione, come già avvenuto per Lookman, che ha trovato in nerazzurro continuità e incisività».

IL CALCIO AFRICANO E LA QUESTIONE CT - Infine, una riflessione generale sul calcio africano: «Le Nazionali non hanno ancora fatto quel salto decisivo a livello mondiale per ragioni complesse, che includono gestione poco efficace delle risorse, fragilità politiche, e infrastrutture insufficienti. La tendenza ad affidarsi a CT europei deriva anche dal bisogno di neutralizzare le divisioni etniche, ma qualcosa sta cambiando, come dimostrano le Nazionali africane allenate da tecnici locali al Mondiale in Qatar».

Insomma, l’arrivo di Sulemana all’Atalanta rappresenta una scommessa affascinante: talento e potenziale non mancano, ma serviranno tempo e lavoro paziente per trasformare un diamante grezzo in una certezza assoluta.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 30 giugno 2025 alle 07:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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