Le vie del mercato sono infinite, ma quelle di Maurizio Sarri portano spesso a profili ben definiti, capaci di riaccendere antiche scintille tattiche. In vista della finestra di gennaio, la Lazio sta preparando il terreno per un assalto che ha il sapore della necessità tecnica oltre che dell'occasione. Il nome cerchiato in rosso sul taccuino di Formello è sempre lo stesso: Giacomo Raspadori. L'attaccante, emigrato in Spagna la scorsa estate, è diventato l'oggetto del desiderio per ridisegnare l'attacco biancoceleste, trasformando un vecchio pallino del mister in una concreta possibilità di rinforzo.

IL SOGNO TATTICO - Non è un mistero che l'allenatore toscano veda in Raspadori l'interprete ideale per il suo calcio. Già la scorsa estate, prima che il blocco del mercato congelasse ogni manovra, Sarri aveva indicato l'ex Sassuolo e Napoli come l'alternativa perfetta, il tassello mancante per replicare quel modello di "falso nove" che fece le fortune di Dries Mertens sotto il Vesuvio. Brevilineo, tecnico, capace di legare il gioco e di attaccare la profondità: Jack è il prototipo dell'attaccante sarriano, e ora i tempi sembrano maturi per trasformare la stima in trattativa.

MAL DI PANCIA SPAGNOLO - A favorire il ritorno di fiamma c'è la situazione complicata che il giocatore sta vivendo all'Atletico Madrid. Pagato 22 milioni più 4 di bonus, Raspadori è finito ai margini delle rotazioni, collezionando la miseria di 309 minuti in 12 presenze. Un minutaggio troppo ridotto che ha fatto scattare l'allarme anche a Coverciano. Il Commissario Tecnico Gennaro Gattuso spinge affinché il ragazzo ritrovi continuità e sorriso, elementi fondamentali in vista dei playoff di marzo e della possibile spedizione al Mondiale. L'input è chiaro: giocare. E Raspadori avrebbe già dato mandato ai suoi agenti di sondare il terreno per un rientro in Serie A già nel prossimo mese.

IL DOMINO DELLE PUNTE - L'operazione, però, è finanziariamente complessa e legata a un preciso incastro di uscite. Per portare il classe 2000 alla corte di Sarri, la Lazio deve prima fare spazio. L'indiziato numero uno al sacrificio è Valentin Castellanos: la dirigenza attende un'offerta congrua, tra i 25 e i 30 milioni di euro, che libererebbe risorse vitali sia nel monte ingaggi che per il cartellino. Il piano è quello di un mercato a "saldo zero", sostenibile anche grazie alle dismissioni di esuberi come Casale, Tchaouna e Fares. Senza la partenza del Taty, l'affare resterebbe un sogno proibito.

DERBY E FORMULE - Sullo sfondo, come in ogni trama romana che si rispetti, c'è l'ombra della concorrenza cittadina. Anche la Roma monitora la situazione, pur mantenendo come priorità Joshua Zirkzee. Tuttavia, il rischio di un derby di mercato non è da escludere. Le indiscrezioni riportate da Il Messaggero suggeriscono che, qualora la cessione immediata di Castellanos non dovesse concretizzarsi, resterebbe in piedi l'ipotesi del prestito oneroso fino a giugno, magari sacrificando temporaneamente Noslin per far quadrare i conti. Sarri è convinto: Raspadori è l'uomo giusto. Ora tocca alla diplomazia biancoceleste trasformare l'idea in realtà.

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Sezione: Calciomercato / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 22:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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