Sartori ha diversi estimatori. Possibile summit con il Bologna, la Juve riflette

L'arrivo di Lee Congerton come nuovo responsabile dello sviluppo internazionale dell'area sport dell'Atalanta, di fatto, mette fuori dai giochi Giovanni Sartori. Il direttore dell'area tecnica nerazzurra, arrivato nel 2014, è al passo d'addio. Ha ancora un anno di contratto ma le parti troveranno un accordo per transire la posizione e poi liberarlo, sull'impronta di quanto successo a Pierpaolo Marino nel 2015. Una situazione già chiara a dicembre (di cui vi abbiamo parlato appena prima di Natale) e che si sta sviluppando secondo copione.

Possibile summit con il Bologna.
Nel novero delle possibilità c'è il Parma, con il club che ha già avuto contatti nelle scorse settimane, ma ripartire dalla Serie B è forse chiedere troppo a chi è ancora in Europa League, dopo tre qualificazioni consecutive in Champions League. Ci sono stati anche alcuni approcci dal Bologna, più gradito, che potrebbe realizzarsi in un incontro durante la pausa delle nazionali. Joey Saputo è in Italia fino a lunedì, ma probabilmente la sua presenza non è considerata obbligatoria. C'è aria di rivoluzione in rossoblù: da capire, eventualmente, quale sarebbe il nuovo quadro dirigenziale, ma l'intenzione di Sartori non è fare come Walter Sabatini, schiacciato dalle altre figure nella sua esperienza a Bologna.

C'è la Juventus.
La voce gira da dicembre, un'era geologica fa per quanto riguarda i bianconeri. Negli ultimi giorni, dopo l'eliminazione dalla Champions, il suo nome è ritornato sul tavolo per affiancare Cherubini e trovare una situazione come quella odierna: Sartori a capo per le trattative, Cherubini (Zamagna all'Atalanta) come direttore sportivo con peso politico. Una sorta di Marotta-Paratici in divenire, insomma, con Arrivabene a supervisionare. Si vedrà, è un incastro che alla Juventus stanno studiando da tempo.