È iniziata ufficialmente l'era Gattuso sulla panchina della Nazionale. Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo CT, il presidente federale Gabriele Gravina ha illustrato i motivi che hanno portato alla scelta dell’ex centrocampista del Milan e del Napoli. Gravina non si limita al lato emotivo: «Gattuso non è solo passione. La sua candidatura si basa su qualità tecniche e umane indiscutibili, e soprattutto su un modo di intendere la squadra che ci ha immediatamente convinto».

UNITÀ E RESPONSABILITÀ – Il numero uno della FIGC ha insistito molto sull’importanza della coesione del gruppo, una qualità che Gattuso incarna alla perfezione fin dai tempi in cui indossava la maglia azzurra: «La prima cosa che Rino ha voluto chiarire è che nessuno può ottenere risultati da solo. Il successo è frutto di un lavoro collettivo, di un “noi” che prevale sempre sull’individualità. Questo spirito è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno per rilanciare la nostra Nazionale».

LA REGIA DI BUFFON – La scelta di Gattuso è stata frutto di un dialogo ampio e condiviso. Cruciale è stato il ruolo di Gianluigi Buffon, che ha appoggiato fortemente questa soluzione: «Buffon si è speso moltissimo per il progetto – ha spiegato Gravina – condividendo il nostro punto di vista su Gattuso, riconoscendone le capacità di gestire le pressioni di una maglia importante come quella dell’Italia. Rino conosce benissimo la mentalità del calcio italiano, non teme le responsabilità, e sarà fondamentale per riportare entusiasmo e risultati».

TRA PASSATO E FUTURO – Inevitabile un riferimento all’addio doloroso con Luciano Spalletti, che Gravina ricorda con rispetto: «Luciano è una persona straordinaria, l’interruzione del rapporto lascia amarezza. Era importante reagire subito, voltare pagina con rapidità e chiarezza. Con Gattuso la sintonia è stata immediata, abbiamo identificato insieme quali erano le criticità e le aree su cui intervenire».

RANIERI, UNA SEMPLICE IPOTESI – Gravina non si nasconde neppure sulla suggestione Claudio Ranieri, mai però approfondita seriamente: «Con Ranieri c'è stato soltanto un contatto preliminare. Ci siamo parlati con rispetto, ma entrambi avevamo idee e progetti diversi. Abbiamo preferito puntare su una scelta che rispecchiasse in pieno la nostra visione».

PROGETTI PARALLELI – Non soltanto Nazionale maggiore: Gravina ha anche parlato degli altri progetti FIGC, sottolineando il grande lavoro svolto da Maurizio Viscidi con le giovanili e annunciando l’avvio del “Progetto Prandelli”, con il coinvolgimento di campioni del mondo come Simone Perrotta e Gianluca Zambrotta. «Sarà una guida tecnica e formativa preziosa per le nuove generazioni, un lavoro che viaggerà parallelamente a quello di Gattuso».

La nuova Italia è già in cammino: l'obiettivo è chiaro, un gruppo unito, grintoso e capace di ridare al Paese quella gioia che da troppo tempo manca. Con Rino Gattuso, Gravina punta a un rilancio immediato e ambizioso.

Sezione: Italia / Data: Gio 19 giugno 2025 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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