Uscire dal Bergamo con i complimenti ma senza punti è un classico che lascia il tempo che trova, e Fabio Pisacane lo sa bene. Il tecnico del Cagliari si presenta ai microfoni di Sky Sport con la faccia di chi ha visto la sua squadra giocarsela alla pari per lunghi tratti, salvo poi cadere sui dettagli che, contro le grandi, fanno tutta la differenza del mondo. L'analisi della sconfitta per 2-1 contro l'Atalanta è un misto di orgoglio per la prestazione e rabbia per le ingenuità difensive concesse a un avversario che non perdona.

PECCATI MORTALI E DIFESA SCHIERATA – Il rammarico principale del mister rossoblù risiede nella genesi dei gol subiti. Non ripartenze fulminee o magie imparabili, ma errori di lettura a reparto schierato. «C'è grande amarezza proprio per questo», ammette Pisacane. «Non si possono prendere gol a difesa schierata, soprattutto contro una squadra come l'Atalanta che copre benissimo il campo. Sul secondo gol, in particolare, siamo andati troppo "molli" nella marcatura su Scamacca: se non lo affronti con le dovute maniere, per uno come lui diventa tutto facile». Un errore di concetto, più che tecnico, che ha vanificato gli sforzi fatti in fase di costruzione.

CORAGGIO A CORRENTE ALTERNATA – L'analisi tattica scivola poi sulla gestione dei duelli individuali, vera chiave del match. Pisacane individua nel primo tempo un approccio troppo timoroso nei confronti delle frecce nerazzurre: «Abbiamo sbagliato la marcatura su Lookman, serviva avere più coraggio fin da subito. Coraggio che invece abbiamo mostrato nella ripresa, e infatti la squadra ne ha tratto beneficio». Resta la costante di una stagione agrodolce: «Non è la prima volta che ci diciamo "bravi" sul piano del gioco, ma poi paghiamo a caro prezzo ogni minima distrazione. Dobbiamo registrare qualcosa dietro, perché la squadra non si è mai disunita e non ha rinunciato a giocare».

LA CARTA GAETANO – In chiusura, uno sguardo al futuro e alle risorse interne, con un focus su Gianluca Gaetano, entrato bene in partita ma ancora escluso dall'undici titolare. «Gianluca paga il mancato ritiro estivo e le conseguenti difficoltà fisiche», spiega il tecnico motivando la scelta di confermare la formazione che aveva battuto la Roma. Tuttavia, il rodaggio sembra finito: «È un ragazzo che ha fatto uno step importante sul piano caratteriale. Uno come lui può incidere in qualsiasi momento e la sua condizione è decisamente diversa rispetto a qualche tempo fa. Mi auguro di poterlo schierare presto dall'inizio».

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Sezione: L'avversario / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 23:30
Autore: Daniele Luongo
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