Le luci della New Balance Arena illuminano il volto di chi, nonostante la giovane età, ha già imparato a gestire la pressione dei grandi palcoscenici. Alejandro Garnacho si presenta in sala stampa con la sfrontatezza del talento e la lucidità del veterano. Alla vigilia di una notte che può valere un pezzo di qualificazione, l'argentino non si nasconde: il Chelsea è a Bergamo per fare la voce grossa, forte di un progetto che sta crescendo sotto la guida italiana di Enzo Maresca.

MISSIONE BERGAMO - Non ci sono giri di parole nell'approccio alla gara. Per l'ex United, la trasferta orobica non è una gita di piacere, ma uno snodo cruciale della stagione europea. La Champions League non ammette distrazioni e Garnacho lo sa bene, inquadrando il match contro i nerazzurri come un banco di prova fondamentale per le ambizioni dei Blues. «Ogni partita è importante, soprattutto fuori casa in Champions League», sottolinea l'attaccante, fissando l'obiettivo senza mezzi termini: «Per noi è una grande opportunità per vincere. La costanza nelle prestazioni è fondamentale, la gente si aspetta sempre il successo e tutti sanno che questo Chelsea può competere su ogni fronte». Sull'Atalanta è chiaro: «Ci aspettiamo di affrontare una squadra forte. Non sarà facile ma daremo tutto»

IL NO ALLA SERIE A - C'è stato un momento in cui le sirene italiane, sponda Napoli, hanno cantato forte per lui. Ma Garnacho (in foto nella nostra copertina estratta dal suo account ufficiale Instagram) chiude la porta a doppia mandata a qualsiasi ipotesi di sbarco nel Bel Paese, giurando fedeltà alla corona britannica, calcisticamente parlando. Alla domanda se gli piacerebbe giocare in Serie A, la risposta è secca: «No, mi piacerebbe rimanere in Inghilterra. Volevo restare in Premier League perché penso sia il campionato più bello del mondo. Sono veramente felice di essere qua». Un attestato di stima per il calcio d'Oltremanica che spegne sul nascere ogni possibile rumors di mercato.

LA CURA MARESCA - Dietro la rinascita e la crescita del gioiello argentino c'è la mano sapiente di un tecnico italiano. Enzo Maresca sta plasmando un giocatore più completo, non solo letale negli ultimi trenta metri ma anche disciplinato tatticamente. «Maresca ci aiuta molto, stiamo facendo bene e col tempo miglioreremo ancora», spiega Garnacho, svelando i dettami tattici del mister: «È importante per noi difendere così come attaccare. Se continuo a difendere bene posso crescere ancora: la regola è che quando perdo palla devo essere sempre pronto a recuperarla immediatamente».

ADDIO UNITED SENZA RIMPIANTI - Il passato si chiama Manchester United, un capitolo chiuso senza voltarsi indietro. La scelta di sposare il progetto Chelsea è stata ponderata, figlia della voglia di dimostrare il proprio valore in un contesto nuovo. «Nella vita bisogna anche cambiare per far vedere che tipo di calciatore sei. Ho pensato fosse la scelta giusta», ammette con franchezza, negando qualsiasi rimpianto per l'addio ai Red Devils («No, nessuno»). Decisivo, in questo passaggio, il ruolo di un compagno speciale: «Ho parlato con Enzo Fernandez durante l'estate e mi ha aiutato molto. Ora il mio obiettivo è lavorare duro per rendere grande questo club». E il Mondiale? «Ora penso solo al Chelsea. Poi staremo a vedere».

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Sezione: L'avversario / Data: Lun 08 dicembre 2025 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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