ATALANTA-GENOA 4-0 (p.t. 1-0)
19' Djimsiti (A), 54' de Roon (A), 82' Pasalic (A), 90'+1' Ahanor (A)

C'è modo e modo di accettare una sconfitta. Daniele De Rossi si presenta in sala stampa con la solita onestà intellettuale, senza nascondersi dietro al dito degli episodi arbitrali, pur riconoscendone il peso specifico devastante. L'allenatore del Genoa analizza il ko di Coppa Italia con lucidità, riconoscendo i meriti di un'Atalanta definita ormai una "corazzata europea", ma protegge i suoi ragazzi, chiamati a un'impresa impossibile in inferiorità numerica. Tra la necessità di far rifiatare i titolari e quella di lanciare i giovani, il tecnico rossoblù trae indicazioni preziose per il futuro, tributando il giusto onore a un avversario che oggi viaggia a un'altra velocità.

LA SVOLTA DEL ROSSO - La partita ha avuto due volti e De Rossi non manca di sottolinearlo. L'avvio del Grifone era stato promettente, ma l'inerzia è cambiata drasticamente con il cartellino rosso. «Mi sono piaciuti molto nel primo tempo» spiega il tecnico, evidenziando però come contro certe squadre non si possa concedere nulla: «Ci sono delle letture dove dobbiamo lavorare considerando anche che poi è venuta fuori l’Atalanta. Ha pesato molto l’espulsione ed è chiaro che diventa tutto più difficile».

CHAPEAU ALLA ROSA NERAZZURRA - L'investitura più importante arriva quando si parla della forza dell'avversario. De Rossi fotografa con precisione lo status raggiunto dalla squadra di Bergamo: «L’Atalanta ha una rosa importante e che può giocare anche in Champions League tranquillamente: loro sono molto forti. Poche squadre come l’Atalanta hanno una squadra così ampia». Parole che certificano come il gap, specialmente quando si ricorre al turnover, sia ancora netto.

EQUILIBRI DIFENSIVI - Guardando in casa propria, l'allenatore individua il prossimo step di crescita. L'aggressività è un marchio di fabbrica, ma va bilanciata. «Se siamo aggressivi da una parte è chiaro che occorre migliorare anche la fase difensiva, altrimenti concederemo tante palle gol agli avversari. Dobbiamo migliorare».

LO SCUDO SUI GIOVANI - Non mancano le domande sui singoli, in particolare su Carboni e Fini. De Rossi erige un muro a protezione dei suoi talenti, rifiutando processi sommari. Su Carboni: «Non mi piace parlare dei singoli in pubblico: analizzeremo tutto domani. Penso che non è facile dover dimostrare tutto fin da subito, figuriamoci quando giochi 10 contro 11». Parole al miele invece per Fini: «Chiaro che c’è bisogno di tempo. Lui può giocare in tutti i ruoli dell’attacco: sta provando sempre a saltare l’uomo per cercare di dare una mano davanti».

GRAZIE AI TIFOSI - La chiosa finale è dedicata al popolo rossoblù, giunto in massa a Bergamo nonostante l'orario scomodo e il risultato avverso. «Nel complesso dobbiamo migliorare, ma siamo contenti dell’atteggiamento al di là del risultato: tengo anche a ringraziare i nostri tifosi sempre presenti anche oggi a Bergamo».

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Sezione: L'avversario / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 17:23
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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