Se l'Atalanta viaggia sulle ali dell'entusiasmo, il prossimo avversario naviga in acque tempestose. L'Hellas Verona arriva alla sfida di sabato sera al Bentegodi con i cerotti e il morale sotto i tacchi: la perdita di una pedina fondamentale per tutto il 2025 e una classifica deficitaria rendono la panchina di Paolo Zanetti rovente proprio alla vigilia dell'incrocio con la truppa di Palladino.

LUNGO STOP PER IL CROATO - La notizia peggiore per i gialloblù arriva dall'infermeria. Domagoj Bradaric, uscito malconcio dalla sfida contro il Genoa, ha ricevuto un verdetto pesante: gli esami strumentali hanno evidenziato una lesione miofasciale al bicipite femorale sinistro. Tradotto in tempistiche, significa che il 2025 dell'esterno sinistro è finito qui. Un'assenza che peserà non solo contro l'Atalanta ma per tutto il finale di girone d'andata, costringendo Zanetti ad affidarsi a Frese sulla corsia mancina fino al 2026.

PANCHINA BOLLENTE - Il clima in riva all'Adige è pesantissimo - spiega La Gazzetta dello Sport -. L'Hellas condivide l'ultimo posto in classifica con la Fiorentina a quota 6 punti e la casella delle vittorie segna ancora uno zero inquietante. Nonostante le due sconfitte consecutive negli scontri diretti con Parma e Genoa, la società e il DS Sogliano hanno rinnovato la fiducia a Paolo Zanetti, ma il match contro la Dea ha il sapore dell'ultima spiaggia. O arriva una scossa, o il ribaltone tecnico potrebbe diventare inevitabile prima della successiva trasferta a Firenze.

EMERGENZA TOTALE IN MEDIANA - Come se non bastasse, il tecnico veneto deve fare i conti con un centrocampo ridotto all'osso per la sfida di sabato. Oltre all'assenza sicura dello squalificato Gagliardini, restano in forte dubbio Serdar (ancora alle prese con la distorsione al ginocchio) e Akpa Akpro, acciaccato dopo una botta alla caviglia. Un reparto decimato che dovrà fronteggiare la fisicità e l'intensità della mediana atalantina.

IL TABÙ BENTEGODI - C'è poi un fattore psicologico da non sottovalutare. Il Verona non festeggia una vittoria davanti al proprio pubblico dal lontano 23 febbraio 2025 (1-0 alla Fiorentina). Da allora, lo stadio amico è diventato terra di conquista. Un digiuno interno che dura da quasi un anno solare e che mette ulteriore pressione a una squadra che dovrà cercare l'impresa contro una delle formazioni più in forma del campionato.

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Sezione: L'avversario / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 08:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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