Back-to-back per Marco, che mette nuovamente i guantoni sul Player of The Month Lete, prova di come ancora una volta in questo inizio stagione, l’entropia delle votazioni abbia seguito l’equazione POTM Lete = MC².
Ad accompagnarlo sul podio di questo mese, un Ahanor in crescita esponenziale e un Lookman all’esordio assoluto in questa edizione 2025/26.
Resilienza. È questa la chiave di volta dietro al “Carnesecchi Bis” di ottobre. Un concetto che va oltre i pali, perché Marco non si è limitato a svolgere il proprio ruolo di ultimo baluardo della retroguardia nerazzurra con la personalità, la lucidità e la sicurezza che lo contraddistinguono, ma si è affermato come un vero talismano per la squadra. Al di là delle parate, delle uscite e dei rilanci, il peso specifico del numero 29 si è misurato soprattutto nella mentalità: nella capacità di mantenere alta la concentrazione. Tasselli chiave nell’allungare l’imbattibilità nerazzurra per tutto il mese, i suoi interventi lo hanno trasformato in un autentico totem, capace tanto di disinnescare gli avversari quanto di galvanizzare i compagni.
Un magnetismo impossibile da ignorare: per Marco Carnesecchi arriva così un meritatissimo "uno-due" nel Player of the Month Lete.
Dopo il bronzo di agosto e settembre, Honest Ahanor ha gestito la pressione con maturità e alzato nuovamente l’asticella, non solo a livello personale – come dimostrato dalle prestazioni sul campo – ma anche, e soprattutto, a livello competitivo, considerando i veri e propri “mostri sacri” del concorso a marchio Lete che è riuscito a lasciarsi alle spalle.
Una doppia dimostrazione che, per l’enfant prodige con il numero 69, “il cielo è il limite”. La sua ricetta per il successo? Sicurezza, piena consapevolezza dei propri mezzi, duro lavoro – elemento chiave del suo immediato adattamento, non solo in campo ma anche allo spirito orobico – e quella tenace spensieratezza, ossimoro perfetto con cui è riuscito a trasformare la pressione in energia positiva e che lo ha visto partecipe non soltanto in quello che è il suo core business, ma anche in sortite offensive che lo hanno portato più volte vicinissimo al suo primo gol in nerazzurro, , un appuntamento rimandato ma sempre più nell’aria.
Tutte qualità che hanno conquistato i votanti, premiandolo con l’ennesimo podio in questo inizio di stagione, in questo caso un meritatissimo secondo posto.
Chiudiamo il podio con Ademola Lookman, vincitore del triello con l’infallibile Mario Pašalić e con Lazar Samardžić, il cui colpo di genio aveva inaugurato il mese di ottobre con il gol del vantaggio casalingo contro il Como. Anche per il numero 11 nerazzurro, il mese è stato una continua ascesa: imprevedibile nell’uno contro uno, sempre più preciso e freddo sotto porta, Lookman ha affinato il feeling con la rete partita dopo partita, sfiorando il gol contro Como, Lazio, Slavia Praga e Cremonese (tra un pizzico di sfortuna e qualche provvidenziale intervento delle difese avversarie) fino ad arrivare alla pièce de résistance: il gol al Milan, il primo della sua stagione, con cui — come da consuetudine per lui — ha “esorcizzato” i rossoneri, cancellando in questo caso il momentaneo vantaggio ospite firmato da Ricci. Un lampo da che ha infiammato la New Balance Arena, e che gli è valso il primo Player of The Match della stagione e la prima presenza nell’Albo d’Oro del Player of the Month 2025
Autore: Daniele Luongo
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