Arriva un assist istituzionale per le società del Vecchio Continente in vista della kermesse africana. La confederazione mondiale ha ufficializzato una deroga fondamentale al regolamento: il "congedo" obbligatorio dei calciatori slitta di una settimana, permettendo ai tecnici di schierare i propri gioielli nelle coppe europee e nell'ultimo turno di campionato prima della sosta.

SVOLTA NEL CALENDARIO - La notizia è di quelle che fanno tirare un sospiro di sollievo nelle segrete stanze dei direttori sportivi. Inizialmente, la data cerchiata in rosso per liberare i tesserati convocati in Coppa d'Africa era l'8 dicembre. Ora, dopo una mattinata di comunicazioni ufficiali, l'asticella è stata spostata al 15 dicembre. Una differenza di sette giorni che vale oro colato: i giocatori partiranno per le nazionali appena sei giorni prima del calcio d'inizio del torneo, previsto per il 21 dicembre, garantendo la loro presenza per gli impegni cruciali con i club.

DIPLOMAZIA E COMPROMESSI - Dietro la decisione c'è un fitto lavoro diplomatico. La FIFA parla di "proficue consultazioni" e ringrazia lo spirito di solidarietà della CAF, la confederazione africana. Ma è chiaro che il pressing decisivo è arrivato dalla EFC (l'ex ECA), l'organo che tutela gli interessi dei club europei. Zurigo ha dovuto cedere, scontando forse quel "peccato originale" di aver avallato lo spostamento della competizione in inverno – tra dicembre e gennaio – per non intralciare il nuovo Mondiale per Club. Una scelta che ha generato non pochi malumori tra i Commissari Tecnici delle nazionali africane, preoccupati di avere poco tempo per preparare i gruppi.

IL NODO DEL "MONDAY NIGHT" - La regola generale fissa il "liberi tutti" al 15 dicembre, ma crea un paradosso per chi scende in campo proprio quel lunedì. È il caso della Roma, impegnata contro il Como di Fabregas, ma anche di sfide internazionali come Manchester United-Bournemouth in Premier o Rayo Vallecano-Betis in Liga. La FIFA ha lavato le mani con pragmatismo, invitando a "discussioni bilaterali in buona fede". Tradotto: i club devono trovare accordi privati con le singole federazioni.

GASP SORRIDE A METÀ - Proprio in casa giallorossa la diplomazia è al lavoro per garantire a Gian Piero Gasperini la rosa migliore possibile. La missione per Evan Ndicka è compiuta: trovato l'accordo con la Costa d'Avorio, il difensore sarà regolarmente in campo contro i lariani. Si attende ancora il semaforo verde, su cui però filtra ottimismo, da parte del Marocco per El Aynaoui. Un precedente che farà giurisprudenza in questi giorni frenetici di trattative tra club e nazionali.

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Sezione: Altre news / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 16:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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