Doveva essere la partita del riscatto per il Cagliari, è diventata una corrida senza esclusione di colpi dove il calcio giocato ha lasciato spazio al nervosismo più becero. Il ritorno al successo dei rossoblù contro una Roma ridotta in dieci (espulso Celik) passa quasi in secondo piano di fronte a un finale di gara da "Far West", in cui è saltato ogni schema di fair play e rispetto reciproco. Protagonisti in negativo, in un crescendo di tensione wagneriana, sono stati Michael Folorunsho e Mario Hermoso, attori principali di un dramma sportivo che farà discutere ben oltre il novantesimo, alimentato dai social e dalle immagini televisive impietose.

LA MICCIA, PALESTRA E IL RIGORE NEGATO - L'incendio divampa al minuto 78. Marco Palestra, il gioiellino di proprietà dell'Atalanta in prestito in Sardegna, finisce a terra in area dopo un contatto dubbio con Ghilardi. Lo stadio urla al rigore, i giocatori accerchiano l'arbitro Zufferli che, confortato dal silenzio del VAR, decide di lasciar correre. È la scintilla che fa saltare il banco. Gli animi, già surriscaldati, esplodono in un confronto faccia a faccia che degenera rapidamente.

IL LABIALE SHOCK, INSULTI ALLA MADRE - Nel caos generale, le telecamere pescano il momento più basso della serata. Folorunsho e Hermoso vengono a contatto - ricostruisce Tuttomercatoweb.com -: quello che inizia come un normale alterco di gioco si trasforma in una rissa verbale pesantissima. Il centrocampista perde la testa e si rivolge allo spagnolo con frasi di una violenza inaudita. Il labiale, divenuto immediatamente virale sui social network, non lascia spazio a interpretazioni: ripetuti insulti sessisti e volgari rivolti alla madre del difensore giallorosso ("tua madre fa i b..."). Solo l'intervento dei compagni evita che dalle parole si passi alle mani, scongiurando una doppia espulsione che sembrava inevitabile.

FAIR PLAY CALPESTATO, IL CAOS NEL RECUPERO - Ma la serata "no" di Hermoso e della sportività non finisce qui. In pieno recupero, con Palestra nuovamente a terra per crampi e il pallone messo volontariamente in fallo laterale dai sardi per permettere i soccorsi, il difensore della Roma decide di ignorare il codice non scritto del calcio. Invece di restituire la sfera, gioca e riparte sulla fascia cercando di sfruttare la superiorità momentanea. Un gesto che scatena l'inferno: la panchina del Cagliari scatta in piedi come una molla, lo stesso Palestra (poi sostituito da Pisacane) cerca di farsi giustizia verbalmente. Zufferli è costretto agli straordinari per riportare una parvenza di calma in un match dove il rispetto è uscito sconfitto.

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Sezione: Altre news / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 19:34
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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