Nato a Nembro e cresciuto nell'Atalanta. Per Nicholas Caglioni, ora portiere di casa Modena, è stato il classico ritorno nella terra natale. Un ritorno non certo fortunato, visto che i Canarini hanno lasciato l'"Atleti Azzurri d'Italia" a testa china, rimediando una sconfitta per 2-1. Eppure lui, gigante di 198 centimentri, il suo l'ha fatto, mettendoci i guantoni in diverse circostanze. Non è però bastato, complice una difesa più trabballante di un ponte tibetano. Ma una volta lasciato il campo, per Caglioni è stato tempo di ricordi. Partito nella cantera nerazzurra, ha poi iniziato un personale giro d'Italia, compiendo la classica gavetta. A Messina la grande occasione chiamata Serie A. Una squalifica per cocaina, uno stop di 18 mesi e la ripartenza: prima la Pro Patria, poi a Salerno, e il rilancio è servito. Avvicinato dai taccuini di TuttoAtalanta.com, l'estremo difensore si è lasciato andare all'amarcord.

Nicholas, da una parte Tomasig e dall'altra tu, due portieri cresciuti nel vivaio dell'Atalanta. Qual è il segreto della cantera atalantina, sempre prolifica in fatto di portieri?
"L'Atalanta ha un ottimo settore giovanile, è risaputo. C'è un certo Mino Favini che sa come lavorare".

La Serie A è alle porte, e l'Atalanta partirà con una penalizzazione. Come vedi la stagione della Dea?
"Speriamo possa fare bene, la rosa è buona".

Dopo le ultime stagioni in Lega Pro, ora sei titolare in B. Qual è l'obiettivo di Nicholas Caglioni?
"L'obiettivo è ritornare in Serie A, che ho perso per motivi disciplinari. La speranza è quella".

Sezione: Esclusive TA / Data: Sab 10 settembre 2011 alle 20:30
Autore: Luca Bonzanni
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