Roberto Piccoli è diventato rapidamente una delle pedine più intriganti del mercato estivo. Il riscatto ormai prossimo da parte del Cagliari (12,5 milioni versati all’Atalanta) non segna necessariamente la sua permanenza in Sardegna, aprendo così scenari che lo portano lontano da Cagliari già nelle prossime settimane. La Fiorentina monitora con grande attenzione la situazione dell’attaccante classe 2001, ma la domanda che sorge spontanea è semplice quanto fondamentale: può davvero Piccoli essere considerato l’uomo giusto per sostituire un eventuale addio di Moise Kean?

La risposta, almeno per chi scrive, è no. Nonostante la giovane età e un curriculum che già vanta esperienze significative in Serie A (40 presenze e 11 reti col Cagliari, 36 e 6 col Lecce, più altre esperienze sparse tra Spezia, Empoli e Verona), Piccoli oggi non può rappresentare il profilo ideale per colmare immediatamente un eventuale vuoto lasciato da Kean. L’ex Juventus è ormai una certezza per la Fiorentina, una punta di diamante che, con la sua fisicità e rapidità, permette a Pioli di sviluppare un calcio dinamico e verticale.

Piccoli è un attaccante sicuramente promettente: robusto, tecnico, con margini di crescita importanti e una solida esperienza nelle nazionali giovanili azzurre (22 presenze e 5 gol con l’Under 19, più apparizioni significative in Under 21). Tuttavia, puntare esclusivamente su di lui sarebbe un rischio troppo alto per la Fiorentina. Non per mancanza di qualità, quanto per il peso delle aspettative che si verrebbero a creare in un ambiente ambizioso come quello viola.

A Firenze si respira aria di crescita e voglia di Europa, il mercato già lo testimonia con il colpo Edin Dzeko, un campione esperto chiamato a portare leadership e concretezza. Per questo, se Kean dovesse salutare, sarebbe necessario intervenire con un giocatore già rodato ai massimi livelli, capace di garantire gol pesanti immediatamente e senza troppe incognite.

Piccoli, semmai, sarebbe un acquisto intelligente in ottica futura, da affiancare gradualmente a una prima punta di grande livello, che possa farlo maturare serenamente, liberandolo dalla pressione immediata del risultato. La Fiorentina, dunque, deve agire con lucidità: bene puntare su giovani promettenti, ma non trascurando la necessità di coprire una casella decisiva come quella lasciata eventualmente vuota da Kean.

L’operazione Piccoli resta valida, ma deve inserirsi in un quadro strategico più ampio, ben definito e solido. Diversamente, il rischio sarebbe quello di ritrovarsi con un talento ancora acerbo schiacciato da responsabilità troppo grandi, perdendo così una chance preziosa sia per il giocatore sia per il club viola.

Sezione: Le Altre di A / Data: Mar 24 giugno 2025 alle 11:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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