La fame del predatore, la gioia di un popolo. Nella notte in cui il Napoli chiedeva strada per legittimare le sue ambizioni tricolori, Rasmus Hojlund risponde "presente" scacciando i fantasmi di un autunno a secco. Il 2-1 sulla Juventus è un inno alla potenza dell'ex gioiello nerazzurro, capace di oscurare la reazione d'orgoglio bianconera e di regalare ad Antonio Conte tre punti pesantissimi che sanno di fuga.

DOMINIO AZZURRO E LAMPO DANESE - L'approccio dei padroni di casa è feroce, degno del miglior copione contiano. Pronti, via e il Napoli mette subito le corde al collo della Vecchia Signora. Se McTominay suona il primo squillo dopo cinque minuti (colpo di testa fuori di un soffio), è al 7' che il Maradona viene giù. David Neres inventa un corridoio geniale, Hojlund ringrazia, aggira Kelly come un birillo e in scivolata batte Di Gregorio. È la fine del digiuno, è l'inizio dello show. Il danese è scatenato e prima dell'intervallo fa tremare anche i legni con un'incornata che si stampa sul palo esterno, legittimando un vantaggio che sta persino stretto agli azzurri.

LA REAZIONE E IL PAREGGIO IMPROVVISO - La ripresa si apre con lo stesso spartito: Hojlund scherza ancora Kelly e scarica un destro potente, ma trova sulla sua strada un Di Gregorio in versione "Uomo Ragno" che tiene a galla i suoi. Il Napoli sembra in controllo totale – sfiorando ancora il bis con una punizione di McTominay – ma il calcio è crudele. Al 59', nel momento migliore dei locali, la Juve colpisce: Locatelli strappa un pallone vitale a centrocampo, McKennie rifinisce con i tempi giusti e Yildiz, glaciale, incrocia il destro che beffa Milinkovic-Savic. 1-1, tutto da rifare.

LA ZAMPATA DEL PREDATORE - Ma questa era la notte di Rasmus. Quando l'inerzia sembrava scivolare verso un pareggio che avrebbe lasciato l'amaro in bocca a Conte, il numero 9 si è ripreso la scena. Minuto 79: ennesima palla velenosa di Neres, McKennie pasticcia nel tentativo di liberare e serve involontariamente l'assist perfetto per Hojlund. Il colpo di testa da due passi è una sentenza inappellabile. Doppietta, sorpasso e delirio sugli spalti.

BRIVIDO FINALE - Non c'è vittoria epica senza sofferenza. Al 94', con il cronometro che scorreva lentissimo, il Maradona ha trattenuto il respiro: il sinistro di Zhegrova sembrava destinato all'angolino, ma Milinkovic-Savic ha bloccato sicuro, blindando il risultato. È l'ultima istantanea di una sfida che lancia il Napoli e lascia la Juventus sotto una doccia gelata, con la consapevolezza che fermare questo Hojlund sarà dura per tutti.

IL TABELLINO

NAPOLI-JUVENTUS 2-1 (p.t. 1-0)
7' e 87' Hojlund (N), 59' Yildiz (J)

NAPOLI (3-4-3): Milinkovic Savic; Beukema, Buongiorno; Rrahmani; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera (70' Spinazzola); Neres (80' Politano), Hojlund, Lang (86' Vergara). All. Conte

JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; Cambiaso (71' Kostic), Locatelli, Thuram (82' Zhegrova), Cabal (46' David); Conceiçao (76' Miretti), McKennie; Yildiz (76' Openda). All. Spalletti

ARBITRO: La Penna
 

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© foto di www.imagephotoagency.it
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Sezione: Serie A / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 22:42
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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