Il calcio italiano si ferma, o meglio, scende in campo per lanciare un messaggio che vale più di tre punti. In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, la Lega Serie A e la Divisione Calcio Paralimpico della FIGC hanno unito le forze per trasformare il prossimo turno di campionato (in programma dal 6 all'8 dicembre) in una grande cassa di risonanza per l'inclusione. L'obiettivo è chiaro e nobile: sensibilizzare l'opinione pubblica e abbattere ogni tipo di barriera, fisica e culturale, ribadendo che lo sport non ammette esclusioni.

UN WEEKEND SPECIALE, LO SHOW DELLA SOLIDARIETÀ - Non sarà una giornata come le altre. In tutti gli stadi della Serie A Enilive, i maxi-schermi trasmetteranno il video emozionale realizzato dalla Divisione Calcio Paralimpico, mentre in televisione, pochi istanti prima del calcio d'inizio, comparirà la grafica dedicata con lo slogan «Zero barriere! Il Calcio è di tutti!». Ma il momento più toccante avverrà sul prato verde: durante il cerimoniale pre-gara, tre atleti della Divisione Calcio Paralimpico Sperimentale accompagneranno fisicamente l'ingresso in campo degli ufficiali di gara e dei capitani delle squadre, a testimonianza di un'unione che va oltre le parole.

I NUMERI DI UN MOVIMENTO IN CRESCITA - L'iniziativa serve anche ad accendere i riflettori su una realtà, la DCPS (istituita nel 2019), che sta diventando un pilastro del nostro sistema sportivo. I numeri della stagione 2025-26 sono impressionanti e raccontano di un successo capillare: 300 squadre coinvolte in rappresentanza di tutte le regioni italiane, per un calendario che prevede ben 1400 partite di calcio a 7. Un esercito pacifico di circa 4500 tesserati – tra calciatrici, calciatori, allenatori e dirigenti – che ogni settimana scende in campo con la stessa passione dei professionisti.

OBIETTIVO CULTURALE, OLTRE L'OSTACOLO - Il messaggio che Lega e FIGC vogliono diffondere è potente: lo sport deve essere il primo motore dell'inclusione sociale. La campagna mira a sradicare non solo gli ostacoli fisici, ma soprattutto quelli psicologici e i pregiudizi che ancora resistono. Perché su quel rettangolo verde, quando la palla rotola, siamo davvero tutti uguali.

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Sezione: Serie A / Data: Gio 04 dicembre 2025 alle 13:15
Autore: Daniele Luongo
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