Biancocelesti e rossoblù si ritrovano all’Olimpico appena tre giorni dopo le imprese che hanno acceso la Coppa Italia Frecciarossa. Il Bologna ha fatto suo il derby contro il Parma, la Lazio ha eliminato il Milan con una prestazione di personalità: squilli che proiettano le due squadre al quarto di finale del 2026 che le metterà proprio l’una contro l’altra.

Il Bologna arriva alla sfida di campionato con un misto di orgoglio e rimpianto: dopo aver firmato il record di punti nella propria storia in Serie A dopo 12 giornate, alla tredicesima è inciampato in casa contro la Cremonese, mancando l’aggancio al secondo posto e a un nuovo primato. La Lazio, al contrario, è solida all’Olimpico (13 dei 18 punti totali sono arrivati in casa) ma ha frenato in trasferta, compromettendo solo in parte un percorso che ora cerca un’accelerazione nella corsa all’Europa.

La storia recente dice Lazio: il Bologna ha vinto all’Olimpico soltanto una delle ultime 13 sfide di campionato e in generale ha collezionato appena due successi in Serie A nel nuovo millennio in casa dei biancocelesti, l’ultimo firmato Thiago Motta due stagioni fa (1-2). Ma la squadra di Italiano lontano da casa è un rullo e non perde da cinque gare esterne.

Zaccagni vs Orsolini: duello tricolore - La partita dell’Olimpico sarà anche una vetrina privilegiata per due dei talenti italiani più identificativi del nostro campionato. A sinistra Mattia Zaccagni, a destra Riccardo Orsolini: ali estrose, tecniche e decisive, ognuna con un proprio DNA calcistico. 

Orsolini è il più prolifico dei due: 71 gol e circa 30 assist - tutti con la maglia del Bologna - in 259 presenze in massima serie e un repertorio di conclusioni amplissimo - dal mancino a rientrare alle ripartenze concluse in solitaria. È anche il capocannoniere attuale della Serie A Enilive, a pari merito con Lautaro, con 6 reti (tre su rigore), più un assist e due gol in Europa League. Le sue marcature, in questa stagione, stanno arrivando soprattutto contro squadre di medio-bassa classifica: nei big match, finora, l’Orso è rimasto a digiuno.

Zaccagni ha numeri più contenuti - 3 gol in 8 presenze in campionato - ma spesso sa lasciare il segno quando conta: in Coppa Italia Frecciarossa ha deciso il quarto di finale col Milan con un guizzo di testa spettacolare. Il capitano della Lazio è un giocatore più associativo: 40 reti e quasi 40 assist in 219 presenze in A tra Hellas Verona e Lazio.

Il loro percorso in Nazionale si è intrecciato più volte. Zaccagni, uomo della speranza all’Europeo con il gol alla Croazia, e Orsolini, rimasto fuori dall’ultima rassegna continentale, stanno trovando spazio nel nuovo corso: con il passaggio di Gattuso al 4-3-3, le ali sono tornate centrali nel progetto azzurro. Nelle gare di ritorno contro Moldavia ed Estonia hanno giocato insieme titolari per la prima volta, mostrando complementarità naturale: Zaccagni offre dribbling e capacità di creare superiorità numerica, Orsolini garantisce cross e potenza balistica.

Gli altri azzurri in campo e il ritorno del grande ex - Il match sarà anche una cartolina per il presente e il futuro della Nazionale. Nicolò Rovella, ai box dalla quarta giornata, ha lasciato un vuoto nel centrocampo biancoceleste: con 4 presenze in azzurro, l’ex Monza promette di diventare un tassello strategico in mediana. Dall’altra parte Nicolò Cambiaghi, fermato da un infortunio nell’ultima pausa nazionali, aveva appena assaporato un’altra chiamata con la maglia dell’Italia dopo l’ingresso contro Israele ad ottobre.

E poi c’è il grande ex: Ciro Immobile, tornato dall’infortunio in Coppa Italia Frecciarossa, emozionato di ritrovare il suo stadio. Otto anni da padrone dell’Olimpico biancoceleste, tre volte capocannoniere, una Scarpa d’Oro: la sua sola presenza, anche a gara in corso, aggiunge peso, emozione e storia al match.

Sezione: Serie A / Data: Ven 05 dicembre 2025 alle 19:00
Autore: Daniele Luongo
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