Un attimo eterno di felicità e poi, un nuovo copione. Com'è crudele lo sport, piena metafora del ciclo della vita. Per ogni primavera che nasce c'è un inverno che arriva, e così sarà, anche sotto i cieli azzurri di Napoli. Godranno di questo giorno sempiterno, questi attimi di gloria che sono valsi anni di dolore. E poi via, il copione come carta straccia, nel cestino, tutto da riscrivere, tutto da rifare. Ed è lì, in quella nuova partenza, che Napoli, il Napoli, dovranno trovare nella gioia, la forza. Il coraggio. Aurelio De Laurentiis ha già superato quel Rubicone che in pochi hanno avuto la volontà di guadare. Non ha restaurato, non ha rifinito, ha rivoluzionato. Nell'ultima estate ha fatto crollare le solide fondamenta, levato le ancore e ha preso mari sconosciuti con vele spiegate. Georgia, Nigeria, Corea Del Sud, Macedonia, Slovacchia, territori poco noti all'eternità del nostro pallone e che invece hanno donato a Napoli una gioia che mai si esaurirà, che ora è viva nel presente e che sempre resterà nel ricordo.

Il capolavoro di De Laurentiis, Giuntoli, Micheli, Spalletti
Cambiamento significa coraggio e pure incoscienza ma solo chi sta seduto non cade mai. Aurelio De Laurentiis si è affidato a una squadra, e l'unione ha fatto la forza e l'eternità. Cristiano Giuntoli a tesser trame, rapporti, relazioni, a tener su il morale, a non far incendiare gli spiriti infuocati. A gennaio ha fatto un capolavoro: ha morso il freno suo, di De Laurentiis, di Spalletti. Questi siamo, questi restiamo, quando l'ambizione avrebbe spinto l'uomo a gridare 'miglioriamoci', quando la tentazione avrebbe spinto l'amministratore a urlare 'impossibile resistere all'offerta'. Di sole e d'azzurro, il direttore sportivo è stato il trait d'union di un intero progetto che ha visto pedine imprescindibili. Maurizio Micheli e Leonardo Mantovani, due che son stati poco citati in questo percorso, sarà che amano stare dietro le quinte, che preferiscono il fitto degli spalti, nascosti dietro l'anonimato di un'intuizione e di un taccuino alle luci della ribalta. Gli uomini che hanno scoperto e insistito per portare Kvaratskhelia, Kim e via discorrendo a Napoli, ça va sans dire. Luciano Spalletti poi, uomo forte, destino forte, che prima o poi sarebbe arrivato. L'attesa del piacere non è essa stessa il piacere, talvolta è angoscia, agonia, tormento. Spalletti se l'è sudato questo Scudetto, dopo titoli, secondi posti, seconde piazze, vittorie, scontri, sconfitte. Ha fatto un passo indietro anche lui, pur non perdendo l'essenza, ma lasciando da parte gli eccessivi protagonismi. A ciascuno il suo, scriveva Sciascia, e mai titolo fu più appropriato per descrivere questa vincente unità d'intenti e di meriti.

Non faccia l'errore dell'Inter del Triplete
Così, per questo, Napoli non abbia paura di stravolgersi ancora, d'estate. Di perdere Victor Osimhen o magari Kim Min-jae o Piotr Zielinski o alcuni degli altri eroi di quest'annata pazzesca. Tutti necessari, diceva il saggio, e lo dimostrano le valigie di Kalidou Koulibaly, di Dries Mertens, di Lorenzo Insigne, di Fabian Ruiz. Pareva che senza di loro non ci dovesse esser più un'alba per Napoli, e i sondaggi lo confermavano, e le stime lo vidimavano. Napoli quinto, sesto, o più giù, se tutto fosse crollato, se i nuovi tasselli non avessero avuto nulla a che vedere col Napoli che era stato pensato, sperato, voluto. Poi la storia è stata diversa, e De Laurentiis, la sua dirigenza e Spalletti non dovranno aver timori. Non dovranno fare come l'Inter del Triplete che raggiunto l'Olimpo, mise la parola riconoscenza davanti alla fame, alla voglia di ripetersi, alla coscienza che un ciclo fosse finito. Talvolta i cicli durano quasi un decennio, altri sono un amore intenso ma breve e rendersene conto è la cosa migliore per non perder tempo. Dura solo un attimo, la festa. La gloria no. Godi, Napoli. Ora, e per sempre. Per tutti quelli che oggi vorrebbero provare quella gioia nel cuore, essere napoletano, sentirsi eterno.

Sezione: Altre news / Data: Ven 05 maggio 2023 alle 19:00 / Fonte: Marco Conterio per TMW
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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