Valoti promuove Juric: "A Crotone già si vedeva, ha il carattere giusto per Bergamo"

Ivan Juric non è cambiato. La personalità che oggi mette al servizio della sua avventura sulla panchina dell'Atalanta l'aveva già mostrata ai tempi di Crotone, quando era appena arrivato in Italia. A raccontarlo con certezza assoluta è Aladino Valoti, suo compagno in Calabria nella stagione 2002-2003, uno che Bergamo la conosce bene, sia da giocatore che da dirigente. E che adesso svela il volto giovane, determinato e autentico di un tecnico destinato a lasciare il segno nella Dea.

PRIMA VOLTA IN ITALIA - A Crotone, Ivan Juric era giovane, determinato ma anche un po' spaesato. L’italiano ancora da affinare, qualche timidezza iniziale subito superata grazie a una caratteristica che l'ha sempre contraddistinto: la lealtà. «Non era uno che faceva discorsi lunghi – racconta Valoti ai microfoni de L'Eco di Bergamo – ma era diretto, genuino. Se aveva qualcosa da dirti non lo teneva per sé, ma lo faceva con rispetto e personalità. Era un compagno di squadra ideale, uno di quelli su cui poter contare sempre».

LA LEZIONE DI GASP - È proprio a Crotone che Juric incontrò per la prima volta Gasperini, un incontro decisivo che ha segnato per sempre il suo percorso calcistico. Da allora è sempre stato un fedele interprete delle idee tattiche del tecnico piemontese, fino ad ereditarne oggi la prestigiosa panchina nerazzurra. «La scelta di Ivan non mi sorprende affatto – sottolinea Valoti – è la più naturale per garantire continuità tecnica e mentale al progetto Atalanta. Ha le idee chiare e l'approccio giusto per portare avanti il grande lavoro svolto da Gasperini».

PARLARE POCO, AGIRE TANTO - L'uomo silenzioso che Valoti ricorda dai tempi del Crotone è pronto ora a guidare la squadra bergamasca in una sfida di grande responsabilità. Ma l'ex compagno non ha dubbi: «Juric a Bergamo non arriva per rivoluzionare, ma per migliorare, con umiltà e determinazione. È concreto, essenziale, e in campo, da giocatore, faceva parlare soprattutto i fatti. Sono certo che da tecnico non sarà diverso».

Così, nella memoria di chi lo ha vissuto da vicino, Juric è già pronto per una nuova avventura che porta con sé grandi aspettative ma anche grandi certezze: quelle che solo chi lo conosce bene può garantire.