Dalle polveri del Bentegodi all'altare della Champions League il passo è stato breve, ma la metamorfosi è stata totale. L'Atalanta che ha ribaltato il Chelsea ha mostrato un volto diametralmente opposto a quello visto in campionato, confermando una tendenza schizofrenica che esalta in Europa e preoccupa in Serie A. A dissezionare questa doppia anima della Dea è intervenuto dagli studi di Sky Sport Alessandro Costacurta. L'ex difensore del Milan, con la consueta lucidità analitica, ha messo a nudo i meccanismi mentali che regolano le prestazioni della squadra di Raffaele Palladino: dalla presunzione di Verona all'umiltà feroce mostrata contro i Campioni del Mondo per Club. Un'analisi che celebra l'impresa, ma che funge anche da monito per il futuro. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Billy, l'Atalanta sembra avere due velocità: travolgente e sicura in Europa, a tratti vulnerabile e soggetta a scivoloni in Italia, come accaduto a Verona. Come si spiega questa discrepanza di rendimento così evidente?
«È innegabile che l'Atalanta abbia una marcia in più, una velocità decisamente superiore quando gioca in Europa, mentre in Italia fatica a trovare la stessa continuità, incappando in scivoloni come quello che abbiamo visto a Verona. Per spiegarlo, vorrei riprendere le parole usate da Palladino prima della partita: "Ci sono partite e partite". La differenza sostanziale tra una buona squadra e una grande squadra risiede nella capacità di mantenere il livello di attenzione sempre alto, indipendentemente dall'avversario. È una questione di tenuta mentale prima ancora che tecnica».

Quindi il problema non è nelle gambe, ma nella testa? È il classico calo di tensione inconscio quando l'avversario sembra più abbordabile?
«Esattamente. Ci sono formazioni che contro le grandi squadre trovano naturale, quasi automatico, tenere l'attenzione e la concentrazione ai massimi livelli. L'Atalanta questo lo sa fare benissimo: lo ha dimostrato stasera, lo aveva fatto a Marsiglia e in tutte le grandi notti che ha vissuto recentemente. Il problema nasce quando subentra il pensiero che sia "facile". A Verona, con ogni probabilità, la squadra pensava che il compito fosse un pochino più agevole. Credo che la spiegazione dello scivolone sia solo ed esclusivamente quella: un errore di valutazione sulla difficoltà dell'impegno».

Palladino nel post-partita di Verona era apparso molto duro. Crede che quella rabbia sia stata la benzina per la reazione vista stasera contro il Chelsea?
«Sì, giustamente Palladino ai nostri microfoni sabato sera era molto inalberato, direi profondamente amareggiato. La sua delusione nasceva dal fatto che pensava di avere sotto controllo quel sentimento di concentrazione nel gruppo, e invece ha capito di aver sbagliato valutazione o che il messaggio non era passato. Ed è proprio su questo tasto che, secondo me, ha battuto con forza nei due giorni successivi per far emergere la reazione che abbiamo ammirato stasera. Ha toccato l'orgoglio dei suoi giocatori».

Il risultato finale è un 2-1 contro i detentori del Mondiale per Club. Al di là dei problemi di continuità, che valore dà alla prestazione secca di questa sera?
«Sinceramente, bisogna dire le cose come stanno: oggi l'Atalanta ha giocato meglio dei Campioni del Mondo. Ha affrontato la squadra più forte del mondo e l'ha messa sotto. In particolare, ha disputato un secondo tempo incredibile. Incredibile per intensità, qualità e coraggio. È la dimostrazione che quando la testa è quella giusta, questa squadra non ha limiti».

Costacurta non fa sconti ma riconosce i meriti: l'Atalanta è una macchina da guerra che, a volte, dimentica di accendere il motore nelle gare "normali". La vittoria sul Chelsea, definita "incredibile" per la qualità espressa nella ripresa, certifica lo status internazionale della Dea, ma lascia aperta la sfida più grande per Palladino: trasformare l'eccezione europea nella regola quotidiana.

ATALANTA-CHELSEA 2-1 (p.t. 0-1)
25' Joao Pedro (C), 55' Scamacca (A), 83' De Ketelaere (A)

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Sezione: Champions League / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 04:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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