Ci sono vittorie che nascono dalla pianificazione e altre che scaturiscono dalla capacità di correggere la rotta mentre la nave sta imbarcando acqua. Il successo della Juventus nella sesta giornata della League Phase appartiene decisamente alla seconda categoria. Contro un Pafos tutt'altro che arrendevole, i bianconeri vivono due vite distinte nello spazio di novanta minuti: un primo tempo ai limiti dell'incubo, salvato solo dalla sorte e dai riflessi, e una ripresa autoritaria, figlia di un'intuizione tattica di Luciano Spalletti che ha ribaltato il tavolo e regalato tre punti vitali per il cammino europeo.

L'OMBRA DEL DISASTRO - Non giriamoci intorno: per metà gara, la Juventus è stata in balia degli eventi e degli avversari. Chi si aspettava una passeggiata di salute è rimasto gelato dall'intraprendenza dei ciprioti, capaci di mettere alle corde la Vecchia Signora con una facilità disarmante. Di Gregorio è stato costretto agli straordinari fin da subito, volando sul tentativo di Dragomir, ma il vero brivido è corso lungo la schiena dei tifosi quando Anderson Silva ha stampato un destro piazzato sul palo. In quella frazione di sofferenza, l'unico lampo bianconero è stato un errore: quello clamoroso di Jonathan David, capace di divorarsi il vantaggio a porta spalancata. Sembrava il preludio a una serata maledetta.

LA MOSSA DELLO SCACCHISTA - La svolta, netta e decisiva, è arrivata negli spogliatoi. Spalletti ha avuto il merito di non aspettare il tracollo, intervenendo con chirurgica precisione sull'assetto. Il passaggio alla difesa a quattro e il riassetto verso un 4-2-3-1 più offensivo sono stati la chiave di volta. Improvvisamente, il Pafos è sparito dai radar, incapace di leggere le nuove spaziature bianconere. La Juventus ha alzato il baricentro, ha preso in mano il centrocampo e ha trasformato la paura in aggressione sportiva.

REDENZIONE E SENTENZE - A decidere la contesa sono stati i singoli, esaltati dal nuovo modulo. Nel momento di massima pressione, con Openda e David contemporaneamente in campo a creare scompiglio, la diga ha ceduto. Al 67' è salito in cattedra Weston McKennie: l'americano, con movimenti da centravanti puro, ha raccolto un filtrante di Cambiaso girandosi in un fazzoletto per l'1-0 liberatorio. Sei minuti più tardi, ecco la redenzione. David, cancellando l'orrore del primo tempo, ha sfruttato al meglio un assist al bacio di Yildiz per firmare il raddoppio e chiudere i conti.

TRE PUNTI E UNA LEZIONE - Finisce 2-0, un risultato che alla fine premia il coraggio delle scelte più che la continuità della prestazione. La Juventus porta a casa un successo fondamentale in chiave qualificazione, ma Spalletti sa che non potrà sempre regalare un tempo agli avversari. La reazione è stata da grande squadra, l'approccio da rivedere: ma in Europa, quando vinci cambiando pelle in corsa, dimostri di avere, se non altro, un gran carattere.

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© foto di www.imagephotoagency.it
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Sezione: Champions League / Data: Mer 10 dicembre 2025 alle 23:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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