Da promessa cristallina a colonna portante, da talento in cerca di autore a leader tecnico ed emotivo. La parabola di Charles De Ketelaere in nerazzurro tocca il suo apice alla vigilia di una notte che profuma di storia. Accanto a mister Palladino, nella sala stampa della New Balance Arena, non siede più il ragazzo timido dei primi giorni, ma un calciatore consapevole del proprio status. L'attaccante belga, smaltita la rabbia per il passo falso di Verona, guarda negli occhi il Chelsea con l'ambizione di chi vuole blindare la qualificazione diretta agli ottavi di Champions League. Tra l'analisi tattica del suo nuovo ruolo, che gli concede quella libertà necessaria per dipingere calcio, e la gioia per aver ritrovato il feeling con Gianluca Scamacca — ricomponendo il trio delle meraviglie di Dublino — CDK traccia la via per l'impresa. Ecco le sue parole. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Charles, partiamo dall'immagine di sabato sera: ti abbiamo visto uscire dal campo visibilmente nervoso. Quella reazione era dovuta alla sostituzione o c'era dell'altro legato all'andamento della gara?
«Voglio chiarirlo subito: non ero assolutamente nervoso per la sostituzione in sé. La mia frustrazione nasceva da come stava andando la partita in generale, dal fatto che stavamo perdendo e, a livello personale, dal non essere riuscito a concretizzare alcune azioni come avrei voluto. Era un nervosismo legato alla prestazione e al risultato, perché ci tengo a dare sempre il massimo».
Al di là dell'incidente di percorso a Verona, la sensazione è che tu stia vivendo un periodo di forma smagliante. Ti senti nel tuo momento migliore da quando sei arrivato a Bergamo?
«Onestamente mi sento bene, sia fisicamente che in campo. Prima di sabato venivamo da tre vittorie consecutive e le sensazioni erano ottime. Non so dire se sia in assoluto il mio "miglior momento", ma sento di avere continuità. Voglio proseguire su questa strada perché il mio obiettivo è fare grandi prestazioni non per me stesso, ma per aiutare la squadra a vincere. È questo che conta».
Con l'arrivo di Palladino il tuo raggio d'azione sembra essere cambiato. Con Gasperini la richiesta era di stare più vicino alla porta, ora ti vediamo svariare su tutto il fronte offensivo. Come ti trovi in questo nuovo ruolo?
«In realtà la zona di competenza è più o meno la stessa, ma è vero che ci sono richieste diverse da parte del mister. Ho un po' più di libertà di movimento e questo mi fa sentire bene. Credo che questo modo di interpretare il ruolo sia utile per aiutare la squadra nella manovra, che resta la cosa principale, ma allo stesso tempo mi permette di esprimere al meglio le mie caratteristiche tecniche».
Sei qui da oltre tre anni e i tuoi numeri iniziano a essere pesanti: hai raggiunto i gol di una leggenda come Evair e insegui un campione del mondo come Caniggia. Quanto sei orgoglioso del percorso fatto con questa maglia?
«Sono orgoglioso, molto. In questi anni ho fatto passi da gigante nella mia carriera grazie a questo club. Sono qui da tre stagioni ed è un onore giocare per questa squadra, per questa città e per questi tifosi. Loro ci sono sempre, ci sostengono ovunque. Sapere che domani lo stadio sarà pieno per una grande notte europea mi riempie di orgoglio e mi spinge a dare qualcosa in più per loro».
Domani arriva il Chelsea, una corazzata. Che tipo di partita ti aspetti contro gli inglesi?
«Mi aspetto una partita estremamente intensa. Il Chelsea è una grande squadra, con una qualità tecnica impressionante nel possesso palla, ma sanno anche mettere tanta intensità e pressare bene. Hanno un allenatore che li fa giocare un ottimo calcio. Noi però ci siamo preparati bene: sappiamo cosa ci aspetta e dobbiamo essere pronti soprattutto mentalmente per affrontare una sfida di questo livello».
Considerando che il Chelsea in trasferta ha mostrato qualche vulnerabilità e che avete gli stessi punti in classifica, sentite che questa è l'occasione giusta per ipotecare un posto tra le prime otto e volare direttamente agli ottavi?
«Sì, è una grandissima occasione. Abbiamo gli stessi punti del Chelsea, quindi è uno scontro diretto fondamentale per avvicinarci o entrare stabilmente nelle prime otto. L'anno scorso abbiamo mancato la qualificazione diretta per un solo punto ed è stato un grande peccato. Quest'anno vogliamo riprovarci. Fare punti domani sarebbe un passo decisivo verso quell'obiettivo».
La possibilità di centrare gli ottavi vi dà una spinta ulteriore per cancellare definitivamente le scorie della gara negativa di Verona?
«Come ha detto il mister, domani dobbiamo essere al 100% e fare una partita perfetta se vogliamo fare punti. Sicuramente le due vittorie consecutive in Champions ci hanno dato fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. Andiamo in campo fiduciosi, sapendo che siamo in grado di vincere. Questa è la mentalità giusta per reagire».
Mister Palladino ti ha definito un "leader". Il Charles arrivato a Bergamo tre anni fa quanto è diverso da quello che vediamo oggi qui in conferenza? Ti senti l'Atalanta addosso?
«Dopo questi tre anni sono indubbiamente un giocatore e un uomo diverso. Sono cresciuto tanto, o meglio, l'Atalanta mi ha dato l'occasione e il tempo di crescere, e credo di averlo dimostrato sul campo. È bello giocare per questa maglia, ma oggi sento anche una responsabilità diversa: non solo per la mia prestazione individuale, ma per quella di tutta la squadra. Forse è anche per questo senso di responsabilità che ero un po' nervoso sabato: quando ci tieni tanto, la sconfitta brucia di più».
Sabato abbiamo rivisto dal primo minuto il tandem con Scamacca, ricomponendo di fatto il tridente della finale di Dublino insieme a Lookman. Com'è stato ritrovare Gianluca là davanti?
«Innanzitutto sono molto contento per Gianluca. È tornato a giocare e a fare gol, ed è bellissimo vederlo così perché l'ho visto soffrire tanto l'anno scorso dopo l'infortunio. Mi hanno detto che era la prima volta dalla finale di Dublino che giocavamo insieme io, lui e Lookman. È bello dialogare tecnicamente con un attaccante come lui. Spero davvero che potremo fare grandi prestazioni insieme anche in questa stagione».
Parole da leader, testa da campione. Charles De Ketelaere si carica l'Atalanta sulle spalle: la rabbia di Verona è già trasformata in energia positiva. Contro il Chelsea servirà la partita perfetta, e il belga è pronto a dirigerla.
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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