Quella che doveva essere una marcia di avvicinamento trionfale verso la "Scala del Calcio" si è trasformata in una discesa agli inferi diplomatici per il Liverpool. A poche ore dalla sfida cruciale contro l'Inter, valida per il sesto turno della fase campionato di Champions League, lo spogliatoio dei Reds è una polveriera innescata dalla miccia più pericolosa: il "caso Salah". L'eco delle parole pronunciate dalla stella egiziana nella mixed zone di Leeds ha varcato la Manica, costringendo il club a una presa di posizione drastica che priva la sfida del Meazza di uno dei suoi protagonisti più attesi.

IL PUGNO DI FERRO – SLOT NON FA SCONTI - La decisione è arrivata fredda e inappellabile: Mohamed Salah non è salito sull'aereo per Milano. Arne Slot, tecnico chiamato a gestire l'eredità tecnica ed emotiva di Klopp, ha scelto la via della disciplina, escludendo il numero 11 dalla lista dei convocati. In conferenza stampa, l'allenatore ha provato a gettare acqua sul fuoco, mantenendo un tono apparentemente distaccato ma fermo: «Gli abbiamo semplicemente comunicato che non avrebbe preso parte alla trasferta, è stata l'unica comunicazione ufficiale». Slot ha poi tentato di ridimensionare la portata dello strappo: «Non credo che il rapporto sia incrinato in modo definitivo. Mohamed ha il diritto di provare certe emozioni e si è sempre allenato duramente, anche se non nego di essere rimasto sorpreso dai suoi commenti. Tuttavia, nel calcio capita che chi non gioca esprima il proprio disappunto».

DENTRO LO SPOGLIATOIO – L'AMAREZZA DI ALISSON - Se il tecnico ha usato la logica aziendale, a restituire la temperatura emotiva del gruppo ci ha pensato Alisson Becker. Il portiere brasiliano, che divide il campo con Salah dai tempi della Roma, non ha nascosto l'imbarazzo per una vigilia così turbolenta. «Affrontare situazioni del genere non è mai facile, ma fa parte delle dinamiche del calcio», ha ammesso l'estremo difensore. «Salah resta una leggenda del Liverpool e gode dell'amore di tutti noi, ma in questo momento dobbiamo focalizzarci esclusivamente sull'Inter. Personalmente mi dispiace molto, il nostro rapporto è splendido, ma siamo qui con un unico obiettivo: provare a battere una grandissima squadra».

L'ALTRA ASSENZA – CHIESA KO, MA NIENTE GIALLO - Nel caos generale, passa quasi in secondo piano un'altra defezione pesante per l'attacco inglese. Anche Federico Chiesa non sarà della partita, ma in questo caso le tensioni interne non c'entrano nulla. Per l'ex Juventus nessuna punizione o "mal di pancia", bensì un attacco influenzale che si è aggravato nelle ultime ore, costringendolo al forfait. Il Liverpool si presenterà dunque a San Siro spuntato e con i nervi a fior di pelle, in una notte dove il risultato del campo rischia di passare in secondo piano rispetto alle scosse telluriche interne.

Resta ora da capire se questa esclusione eccellente servirà a compattare il gruppo in vista della battaglia contro i nerazzurri o se, al contrario, segnerà il punto di non ritorno nella storia d'amore tra il Faraone e la Anfield Road. La notte di San Siro darà le prime, inappellabili risposte.

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Sezione: Champions League / Data: Mar 09 dicembre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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